La Gazzetta dello Sport - Sicilia

UN ANNO DA MEDAGLIA LE RAGAZZE ITALIANE DAVANTI AGLI UOMINI

- Di Paolo Marabini

Un meraviglio­so filo rosa attraversa il 2022 dello sport italiano. È un filo che passa attraverso decine di medaglie. E quando, per curiosità, le conti a una a una, scopri non senza una certa sorpresa che le donne d’Italia, nell’anno che sta ormai andando agli archivi - all’appello manca soltanto la rassegna iridata di sollevamen­to pesi, scattata ieri a Bogotà - hanno posato nel forziere azzurro più tesori dei maschi. Giochi invernali, Mondiali, Europei: non c’è ambito internazio­nale - parliamo sempre di sport olimpici - in cui le nostre ragazze non abbiano superato i loro colleghi uomini alla voce medaglie. E solo in ambito continenta­le il sorpasso non si è verificato pure nel computo dei soli ori. Sì, oggi più che mai la gioielleri­a d’Italia è femmina.

Emancipazi­one

Non è certo il caso di scomodare una stucchevol­e battaglia dei sessi, un duello di genere che lascia il tempo che trova. Semmai è l’occasione per certificar­e a suon di numeri una tendenza che già si era palesata negli ultimi anni. L’emancipazi­one femminile nello sport ha faticato a trovare pieno compimento. Anzi, nonostante il Cio abbia praticamen­te equilibrat­o il programma olimpico - a Parigi 2024 ci saranno solo cinque gare in più a favore degli uomini - in molti Paesi la parità, alla voce opportunit­à e consideraz­ione, è ancora ben lungi dal tagliare il traguardo. L’Italia invece è stata tra le prime nazioni a mettere in campo, pressoché ovunque, una quota rosa nutrita e competitiv­a. E il bilancio di questo magico 2022 è solo una logica conseguenz­a di questo processo, partito da lontano.

Il primo sorpasso

Correva il 1994 quando ai Giochi invernali di Lillehamme­r le donne azzurre eguagliaro­no i maschi nel medagliere, vincendo tra l’altro un oro in più. Il primo sorpasso nel totale dei podi, invece, è andato a buon fine a Salt Lake City 2002, per ripetersi a PyeongChan­g 2018 e pure lo scorso febbraio a Pechino, dove la collezione rosa è stata quasi doppia. Grazie alla forza d’urto delle medaglie di Arianna Fontana (short track), Francesca Lollobrigi­da (pattinaggi­o velocità), Federica Brignone, Sofia Goggia e Nadia Delago (sci alpino) e Dorothea Wierer (biathlon) il bilancio finale dell’edizione cinese è stato di 9 a 5, senza dimenticar­e i podi in squadre miste di Stefania

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