La Gazzetta dello Sport - Sicilia

Nel 2008 in Fortitudo arrivò ai playoff L’addio a dicembre

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 Dragan Sakota, nella foto con Davide Lamma, ha allenato la Fortitudo nel 2008. Arrivato a Bologna a gennaio al posto di Andrea Mazzon, Sakota ha guidato l’allora Upim fino all’8o posto in stagione regolare e ai playoff dove è uscito al primo turno in tre partite con Siena. L’anno dopo è rimasto fino a dicembre quando è stato sostituito da Cesare Pancotto. Fu l’anno della retrocessi­one della Fortitudo.

Olympiacos. Sakota portò in prima squadra i giovani Nikos Zizis, poi a Treviso e Siena, Ioannis Bourousis, ex Milano, e Pero Antic. In finale, perse le prime due partite con l’Oympiacos, e rimontò chiudendo 3-2. L’Aek non vinceva dal 1970. E sempre con la squadra greca Sakota ha vinto la Champions League del 2018 con Kevin Punter, poi alla Virtus e a Milano. Ha anche allenato la nazionale della Serbia e Montenegro con un triste primato: nel 2006 ha chiuso il Mondiale all’11o posto, peggior piazzament­o della storia.

Dusan

Nell’ultimo Aek vincente, Sakota allenava il figlio Dusan che ha giocato a Pesaro e a Varese. Ottimo tiratore, nazionale greco, a 24 anni Dusan rischiò la vita nel 2010 per un colpo fortuito ricevuto da Peppe Poeta nella partita contro Teramo. Operato due volte all’ospedale San Salvatore di Pesaro per la lesione del segmento duodenale, fu dimesso dopo oltre 40 giorni.

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Dragan Sakota

Nato a Belgrado il 16 giugno 1952. Serbo, ha anche il passaporto greco

La carriera Ha iniziato alla Imt Atlas di Belgrado dove ha giocato dal 1972 al 1983, poi Zadar, Cibona, Paok, Patrasso, Iraklis, Aris, Aek, Olympiacos Pireo, Stella Rossa Belgrado, Fortitudo, Trabzonspo­r e Antalya in Turchia, ancora Aek, Stella Rossa, Saragozza e ora Reggiana. Nel 2006 è stato c.t. della Serbia Montenegro

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