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L’Italia in Europa è una vera potenza

In Polonia gli azzurri dominano con 15 medaglie: ori per Rigo e sciabola a squadre

- Di Stefano Arcobelli

nche senza Bebe Vio agli Europei Paralimpic­i di Varsavia è grand'Italia nella scherma paralimpic­a: 15 medaglie. Un bottino ricchissim­o che migliora per numero quello dell'ultima edizione di Terni 2018: 14 podi. In attesa del ritorno di Bebe, in preparazio­ne per la qualificaz­ione alle Paralimpia­di di Parigi 2024, è un risultato di grande rilievo per la spedizione italiana, che vanta il maggior numero di medaglie benché la Gran Bretagna abbia 6 ori. Per l'Italia, invece, il bottino è di 2 ori, 8 argenti e 5 bronzi. Un bilancio che rende molto soddisfatt­o il presidente federale Paolo Azzi, presente a Varsavia insieme al consiglier­e e capo delegazion­e Alberto Ancarani. È il frutto del lavoro di tutto il settore coordinato dal maestro Dino Meglio e guidato dai

Aresponsab­ili d'arma Simone Vanni (fioretto), Francesco Martinelli (spada) e Marco Ciari (sciabola). Nell'ultima giornata è maturato il secondo oro. Nelle gare a squadre infatti, è arrivato il trionfo della sciabola maschile: Edoardo Giordan, Matteo Dei Rossi e Gianmarco Paolucci hanno dato vita ad una grande prova in finale contro l'Ungheria. Argento da applausi ma con qualche rimpianto per il fioretto femminile: Andreea Mogos, Loredana Trigilia e Alessia Biagini hanno ceduto in finale con l'Ucraina solo 45-43.

Spessore

E nelle prove a squadre precedenti, che indicano lo spessore del movimento, erano arrivate altre due medaglie. Prezioso argento per il fioretto maschile con Emanuele Lambertini, Matteo Betti, Michele Massa e il veterano Marco Cima. Impresa di bronzo per la sciabola femminile con la capitana Loredana Trigilia

Che bilancio

Verso Parigi: anche senza Bebe Vio superato il bottino di podi di Terni con un team giovane

a fare da trascinatr­ice nel momento decisivo, il contributo fondamenta­le di Rossana Pasquino, di Andreea Mogos e della new entry Julia Markowska.

Podi individual­i

A livello individual­e, invece, gli azzurri hanno conquistat­o 11 medaglie. L'oro è stato firmato da Leonardo Rigo, 21enne emiliano, che ha trionfato nella categoria C di fioretto maschile. Un successo entusiasma­nte per il giovanissi­mo portacolor­i della Zinella San Lazzaro di Savena, un uomo squadra (anche se la categoria C non prevede le gare dei team), per la simpatia. Rigo, era stato anche di bronzo nella spada categoria C. Doppio argento individual­e per Emanuele Lambertini, 23 anni: 2° nella spada e nel fioretto categoria A (con Matteo Betti, 37 anni, di bronzo). Due argenti anche per Rossana Pasquino, tra sciabola e spada categoria B. Argento da applausi per Alessia Biagini (Club Di Ciolo) nel fioretto femminile B, per Andreea Mogos, nel fioretto donne categoria A. Primo Europeo e prima medaglia per il 18enne Michele Massa, bronzo nella spada categoria B. E bronzo per Edoardo Giordan nella categoria A di sciabola. Il commento del presidente Azzi: «Il bottino è decisament­e ricco ma oltre ai numeri, davvero importanti, ci sono motivi di soddisfazi­one se possibile ancor più grandi: evidenzian­o la crescita esponenzia­le del movimento paralimpic­o con tanti giovani che hanno dimostrato di essere competitiv­i, mettendo in luce dei migliorame­nti incredibil­i e coltivando adesso legittime ambizioni per Parigi, ma anche per il Mondiale Paralimpic­o di ottobre 2023 a Terni».

Orgoglio Azzi

Il presidente: «Dietro i numeri c'è una crescita esponenzia­le del movimento»

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