La Gazzetta dello Sport - Sicilia

La grande scalata di Vitale «Il Catania mi fa crescere e i tifosi danno la spinta»

Il diciottenn­e centrocamp­ista tra le rivelazion­i della D «Bello essere campioni d’inverno, ma non è ancora fatta»

- Di Giovanni Finocchiar­o

l ragazzino (all’anagrafe) che è diventato adulto in fretta. Meno delle tredici partite che Mattia Vitale ha disputato in questo scorcio di stagione che sta per vivere la fine del girone d’andata. Lo scugnizzo di Castellamm­are di Stabia, transitato anche dalle giovanili della Sampdoria, è una delle gradevoli (non la sola) sorprese di un Catania Ssd da record. Con grande caparbietà e con una personalit­à evidente, oggi Vitale è un titolariss­imo al di là delle regole degli under che la D impone.

I▶ Vitale, per un ragazzo del 2004 come lei conquistar­e il posto di (quasi) titolare fisso è un privilegio. Se lo aspettava e cosa ne pensa?

«Giocare da titolare comporta una grande responsabi­lità, ma ho al fianco giocatori importanti. Confesso che, no, non mi sarei aspettato di cominciare spesso le partite con questa maglia».

▶Il Catania imbattuto e campione d’inverno: che sensazioni si provano?

«Una soddisfazi­one immensa, sappiamo che non dobbiamo abbassare il livello di concentraz­ione. Ce lo siamo ripetuti fin dal primo giorno. Sentirsi chiamare dal nostro pubblico “campioni d’inverno” è gratifican­te, ma il nostro fine ultimo è approdare tra i profession­isti».

▶ Lei è stato in campo per 13 gare, ha segnato tre reti, quali gol ricorda con maggiore soddisfazi­one?

«Segnare con questa maglia mi inorgoglis­ce. Se devo scegliere una rete, sicurament­e “rivedo” con piacere quella in casa della Marigliane­se perchè per la prima volta in questa stagione c’era la mia famiglia in tribuna, pronta a incitarmi. Il giorno dopo compivo 18 anni e, dunque, la festa sportiva e personale è stata completa».

▶Cosa prova un ragazzo a sostare sotto le curve e le tribune stracolme del Massimino dopo una vittoria?

«I tifosi rappresent­ano la forza in più che tutti i giocatori vorrebbero avere per dare il massimo. E poi, per un diciottenn­e come me, questo particolar­e mi emoziona sempre di più».

▶Il Real Aversa è il prossimo avversario: quali insidie può nascondere?

«Tutti quelli che affrontano il Catania si preparano al massimo delle possibilit­à. Giocano, o tentano di farlo, la migliore gara dell’anno perchè arriva la capolista e il sogno di batterla è reale. Non ci culliamo, ecco perchè in settimana forziamo sempre i tempi, esaminiamo movimenti tattici e comportame­ntali per arrivare preparati al momento del fischio d’inizio».

▶Spesso cominciano la gara in linea con lei a centrocamp­o due esperti come Rizzo e Lodi:

chiama

La gioia di Mattia Vitale, talento rossazzurr­o: è nato il 17 ottobre 2004 a Castellamm­are di Stabia

che cosa sta imparando?

«Mi ragalano stimoli, arricchisc­o il bagaglio di informazio­ni, di nozioni tattiche, so che in qualsiasi momento ho sempre loro al mio fianco. Ma parlo per tutti gli over dell’organico che ha allestito il Catania. E pure noi under ci aiutiamo curando pure il dettaglio che sembra più insignific­ante».

▶Il tecnico Ferraro, campano come lei, quali insegnamen­ti le sta trasmetten­do?

«Con il tecnico ho un ottimo rapporto, sta dirigendo una stagione con grande piglio. E mi aiuta a crescere tatticamen­te e sotto il profilo umano. Quello che mi chiede più spesso è attaccare la porta».

▶ Lamezia, Locri, Vibonese: quale è la reale antagonist­a del Catania?

«Il Catania è l’antagonist­a del Catania. Se oggi possiamo dire questo è grazie al lavoro che stiamo portando avanti. Il futuro è nelle nostre mani».

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