La Gazzetta dello Sport - Sicilia
Carlos che fai
La piccola Maranello negli ultimi anni è diventata la sua seconda casa. Ha vissuto nello stesso appartamento in affitto, ha conosciuto amici con cui gioca a padel o a calcetto, e ha pure imparato i segreti della pizza napoletana dal suo amico ristoratore Gianni Di Lella. L’Italia è entrata nel cuore di Carlos Sainz almeno quanto la Ferrari e i suoi tifosi. È inevitabile che lo spagnolo sia rammaricato al pensiero che dalla prossima stagione di F.1 dovrà fare i bagagli, traslocando in un altro team. Il modo in cui si è conclusa la storia d’amore con la rossa gli ha lasciato l’amaro in bocca. La trattativa per il rinnovo del contratto è stata bruscamente interrotta quando si è concretizzata la possibilità per il Cavallino di ingaggiare Lewis Hamilton nel 2025, operazione a cui il presidente John Elkann lavorava da mesi. E da quel momento c’è stato il silenzio, fino alla telefonata con cui Frederic Vasseur ha chiarito la situazione a Sainz, spiegandogli che non era più nei piani dell’azienda per il futuro. Curioso che sia stato poi lo stesso Sainz a doverlo annunciare dai propri canali social, visto che nel comunicato ufficiale con cui la Ferrari dava il “benvenuto” a Hamilton, non c’era alcun cenno a Carlos...
Curiosità In ogni caso Sainz ha avuto molte settimane per metabolizzare la situazione e da oggi sarà al via dei test in Bahrain con tutta la voglia di fare bene e scoprire quanto sia veloce la nuova SF-24. «Sulla nostra macchina ci sono tante soluzioni che abbiamo preso come ispirazione dalla Red Bull, dalla Mercedes e anche dalla Aston Martin. Ma anche molte novità che non si vedono e che sono frutto puramente di idee degli ingegneri della Ferrari», ha rivelato Sainz. «Uno degli aspetti più interessanti sarà quello legato al peso, tutti stanno cercando di alleggerirsi quanto più possibile». Il team principal Vasseur non ha dubbi: «Mi aspetto che Carlos spinga in ogni gara e fino all’ultima curva del campionato, perché è un professionista e ha capito la situazione. Da parte della squadra riceverà il massimo supporto».
Ruoli Sulle motivazioni di Sainz, vincitore nel 2023 a Singapore, non c’è ragione di avere dubbi. Lo spagnolo, che a settembre compirà 30 anni, affronta una stagione importantissima, in cui deve dare il massimo per guadagnarsi il posto in un altro grande team. Nell’inverno si è allenato intensamente, cambiando routine, dopo che il suo storico preparatore Rupert Manwaring è passato sulla sponda Red Bull con Max Verstappen. È pronto alla sfida. Semmai il vero interrogativo riguarda quello che accadrà nella gestione delle gare, soprattutto se dovessero presentarsi circostanze in cui a Carlos sarà chiesto di rinunciare alle ambizioni personali per mettersi al servizio della squadra. L’anno scorso, in almeno tre occasioni, ha dovuto rinunciare ad attaccare per ordini del muretto, restando dietro a Leclerc. Mentre a Monza, quando era davanti lui, il monegasco ha avuto via libera. A conti fatti, gli episodi non si sono bilanciati nell’arco del campionato, con il sorpasso di Leclerc su Sainz in classifica piloti proprio nell’ultima gara di Abu Dhabi. Che cosa succederà adesso che Charles ha prolungato il contratto con la Ferrari fino al 2029 e Carlos è invece sul piede di partenza? La possibilità che Sainz sia destinato a un ruolo subalterno è realistica, per quanto debba contribuire ai punti nel Mondiale costruttori. Tanto più che la scuderia di Maranello non ha interesse a condividere tutte le idee sullo sviluppo della macchina con un pilota che andrà via e potrebbe portarle in dote a un’altra squadra. Sainz ha già vissuto una situazione simile nel 2020 alla McLaren, quando l’annuncio del suo futuro passaggio alla Ferrari al posto di Sebastian Vettel fu dato prima del via del campionato, ma lo spagnolo era riuscito lo stesso a spuntarla nel confronto con Lando Norris a fine stagione.
L’unica certezza è che il rapporto fra Sainz e Leclerc resta splendido: i due, al quarto anno assieme, sono abituati a confrontarsi con grande trasparenza e hanno parlato anche dell’arrivo di Hamilton, durante i giorni passati in fabbrica per le prove al simulatore in vista del debutto iridato.
Vasseur Sainz ha capito, sono sicuro che andrà forte fino all’ultima curva
Amarezza
Scelta Il futuro di Sainz è invece ancora avvolto nel limbo. Le prime gare saranno il momento per approfondire le discussioni con i vari team. Le opzioni non mancano: dalla Red Bull, che potrebbe riportarlo in famiglia come sosti
Tempo di riscatto Come la Rossa, anche la Mercedes fresca orfana (futura) di Lewis Hamilton spera che il 2024 sia un anno di riscatto dopo due stagioni fallimentari nelle quali le Frecce d’argento hanno vinto una sola gara (Brasile 2022). L’attesa è per capire se la W15 nata dalle indicazioni di James Allison potrà tornare a lottare per le vittorie. Se Red Bull, Ferrari e Mercedes partono con ambizioni alte, subito alle loro spalle ecco la McLaren reduce da un’ottima seconda parte di 2023. Le forme della nuova MCL38 sembrano una coraggiosa evoluzione dei concetti che hanno consentito alla scuderia inglese di scalare la classifica. Se basterà a colmare il gap da Verstappen forse lo inizieremo a scoprire già da subito.
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tuto di Sergio Perez, all’Aston Martin se andrà via Fernando Alonso, senza tralasciare la Sauber (Audi). Mentre la Mercedes potrebbe aspettare maggio per una decisione, vedendo prima all’opera in F.2 il giovane Andrea Kimi Antonelli, pupillo di Toto Wolff. «Deciderò il mio futuro nei prossimi mesi. Mi voglio dare il tempo giusto e avere abbastanza informazioni», ha detto Sainz. «Se le discussioni sulla nuova squadra possono influenzare il lavoro in pista? Credo sia impossibile separare le due cose, ma il mio obiettivo sarà fare bene fin dall’inizio, senza gestire troppo».
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Carlos Sainz