La Gazzetta dello Sport - Sicilia
Toro-Lazio sprin
Cagliari, pareggiando con il Napoli e perdendo con Atalanta e Bologna. Il successo in Champions contro il Bayern Monaco, però, dimostra che quando la Lazio tiene la spina attaccata per 90’ può ottenere ottimi risultati. E stasera la partita conta tanto. Chi vince, scavalca la Fiorentina e si piazza al settimo posto mettendo nel mirino la Roma. Un pareggio sarebbe un passetto più piccolo e un’occasione persa, ma anche il modo per restare
NATO A
IL RUOLO aggrappati al gruppo che si è messo in coda al banco del check-in per l’Europa.
La crescita di Duvan Juric e Sarri hanno costruito due squadre in grado di non dipendere da un singolo, ma è chiaro che Duvan Zapata e Ciro Immobile oggi possono indirizzare la gara, anche perché entrambi vivono un buon momento. Il colombiano, imprescindibile per il suo allenatore (23 presenze su 24; 22 da
NATO A IL RUOLO
ALTEZZA l talento, di solito, ti abbaglia e ti lascia senza parole. A volte porta con sé un po’ di indolenza: l’altra faccia della medaglia, perché a chi inventa succede di scendere dal letto senza la voglia di lasciare una traccia quel giorno. Ma al talento si perdona anche quello, magari lasciandolo in panchina a riflettere su quello che avrebbe potuto fare e non ha fatto. Capita che Juric e Sarri, con Ivan Ilic e Luis Alberto, perdano la pazienza. Soprattutto quando le loro squadre hanno qualche problema e avrebbero bisogno delle invenzioni dei due giocatori con più fantasia per uscire dalle sabbie mobili di partite in cui non si trova la strada verso il tiro.
IPESO
I compiti Ciò che piace di Ilic e Luis Alberto è soprattutto la capacità di individuare corridoi di passaggi invisibili per i loro compagni. E’ diverso il piede preferito (mancino Ilic, destro Luis Alberto), così come i compiti. Ma sono il serbo e lo spagnolo a far girare le rispettive squadre. Nella testa di Juric, Ilic può fare il regista classico o il rifinitore, anche se sulla trequarti avversaria al momento il piano tattico prevede giocatori con caratteristiche diverse. Da quando il Torino ha cambiato modulo, Ilic ha quasi sempre avuto le chiavi della squadra. Stasera dovrà essere bravo a capire quando velocizzare la manovra leggendo il movimento dei centrocampisti avversari. La difesa di Sarri è una di quelle che meglio tiene la linea: davvero è una difesa di reparto, nel senso che la copertura degli spazi e la marcatura degli avversari avviene grazie a un’attentissima sinergia tra i quattro elementi che la compongono. Per sorprenderla bisogna spostare la palla rapidamente, cercare gli incroci, entrare da dietro. Luis Alberto, invece, dovrà nascondersi a centrocampo per sfuggire al controllo a uomo di un avversario per poi ricomparire con il pallone e servire gli attaccanti al momento giusto e non con le spalle alla porta. Altrimenti il compito degli attenti difensori granata verrà semplificato.
TEMPO DI LETTURA 1’43”