La Gazzetta dello Sport - Sicilia

Toro-Lazio sprin

- Luis Alberto S. JOSE DEL VALLE (SPAGNA) 28 SETTEMBRE 1992 CENTROCAMP­ISTA Duvan Zapata CALI (COLOMBIA) 1° APRILE 1991 ATTACCANTE

Cagliari, pareggiand­o con il Napoli e perdendo con Atalanta e Bologna. Il successo in Champions contro il Bayern Monaco, però, dimostra che quando la Lazio tiene la spina attaccata per 90’ può ottenere ottimi risultati. E stasera la partita conta tanto. Chi vince, scavalca la Fiorentina e si piazza al settimo posto mettendo nel mirino la Roma. Un pareggio sarebbe un passetto più piccolo e un’occasione persa, ma anche il modo per restare

NATO A

IL RUOLO aggrappati al gruppo che si è messo in coda al banco del check-in per l’Europa.

La crescita di Duvan Juric e Sarri hanno costruito due squadre in grado di non dipendere da un singolo, ma è chiaro che Duvan Zapata e Ciro Immobile oggi possono indirizzar­e la gara, anche perché entrambi vivono un buon momento. Il colombiano, imprescind­ibile per il suo allenatore (23 presenze su 24; 22 da

NATO A IL RUOLO

ALTEZZA l talento, di solito, ti abbaglia e ti lascia senza parole. A volte porta con sé un po’ di indolenza: l’altra faccia della medaglia, perché a chi inventa succede di scendere dal letto senza la voglia di lasciare una traccia quel giorno. Ma al talento si perdona anche quello, magari lasciandol­o in panchina a riflettere su quello che avrebbe potuto fare e non ha fatto. Capita che Juric e Sarri, con Ivan Ilic e Luis Alberto, perdano la pazienza. Soprattutt­o quando le loro squadre hanno qualche problema e avrebbero bisogno delle invenzioni dei due giocatori con più fantasia per uscire dalle sabbie mobili di partite in cui non si trova la strada verso il tiro.

IPESO

I compiti Ciò che piace di Ilic e Luis Alberto è soprattutt­o la capacità di individuar­e corridoi di passaggi invisibili per i loro compagni. E’ diverso il piede preferito (mancino Ilic, destro Luis Alberto), così come i compiti. Ma sono il serbo e lo spagnolo a far girare le rispettive squadre. Nella testa di Juric, Ilic può fare il regista classico o il rifinitore, anche se sulla trequarti avversaria al momento il piano tattico prevede giocatori con caratteris­tiche diverse. Da quando il Torino ha cambiato modulo, Ilic ha quasi sempre avuto le chiavi della squadra. Stasera dovrà essere bravo a capire quando velocizzar­e la manovra leggendo il movimento dei centrocamp­isti avversari. La difesa di Sarri è una di quelle che meglio tiene la linea: davvero è una difesa di reparto, nel senso che la copertura degli spazi e la marcatura degli avversari avviene grazie a un’attentissi­ma sinergia tra i quattro elementi che la compongono. Per sorprender­la bisogna spostare la palla rapidament­e, cercare gli incroci, entrare da dietro. Luis Alberto, invece, dovrà nasconders­i a centrocamp­o per sfuggire al controllo a uomo di un avversario per poi ricomparir­e con il pallone e servire gli attaccanti al momento giusto e non con le spalle alla porta. Altrimenti il compito degli attenti difensori granata verrà semplifica­to.

TEMPO DI LETTURA 1’43”

 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy