La Gazzetta dello Sport - Sicilia

«HO RITROVATO ENTUSIASMO AL VILLEURBAN­NE LO AVEVO PERSO»

Oggi a Pesaro Italia-Turchia per l’Europeo 2025. Il c.t.: «La gioia più grande è stata rivedersi con i giocatori, ci vogliamo bene. In Francia è stata dura»

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nifestazio­ne è limitato per decisione del Cio. La prima persona cui ho pensato è stato Charlie».

▶Perché?

«È l’unico dello staff che l’Olimpiade l’ha già fatta. Recalcati è una persona straordina­ria, nella mia top 3 assoluta. Ha avuto una reazione che l’ha fatto soffrire, ma da uomo eccezional­e qual è. È stata una scelta dolorosa per tutto ciò che ha fatto per me. E tutti noi siamo dispiaciut­i. La parola giusta al momento giusto, la serenità e fiducia che mi ha dato: è la persona a cui mi ispiro di più».

Il playmaker e il nuovo capitano Niccolò Mannion, 22 anni, e il capitano Nicolò Melli, 33 anni. Sotto: Danilo Gallinari, 35, e Simone Fontecchio, 28 po pur avendo giocato poco con Pozzecco c.t.: si è infortunat­o in azzurro prima dell’Europeo 2022 e ha saltato la scorsa stagione, Mondiale compreso. L’incognita può riguardare solo le sue condizioni fisiche. I prossimi mesi a Milwaukee saranno importanti per la sua carriera Nba e non solo.

Beli L’altro punto interrogat­ivo riguarda Marco Belinelli. La stagione da assoluto protagonis­ta ne rilancia le quotazioni e i reciproci appetiti azzurri, se mai ce ne fosse stato bisogno. Beli non gioca in Nazionale dal Mondiale 2019, ultima partita proprio con Portorico (27 punti). Il 25 marzo compirà 38 anni e a giugno finirà una stagione in cui potrà arrivare a un’ottantina di partite giocate. La possibilit­à di disputare la prima Olimpiade della sua vita è uno stimolo non da poco. Tra Pozzec

Come va con il nuovo capo delegazion­e Datome?

«Non so cosa voglia fare, ma so che qualunque strada scelga farà bene. Gigi ha questo talento, com’è stato da giocatore, sarebbe da manager, da arbitro».

▶Nicolò Melli è sempre il miglior giocatore del mondo?

«Certo. Nella riunione tecnica, stavamo studiando come difendere in una certa situazione. Eravamo davanti a due scelte contraddit­torie. Ho scelto la via più semplice: “Nic, pensaci tu”. Melli riunisce due tra i giocatori migliori per me».

▶Quali?

«Rigaudeau e Smodis. Non saranno stati i più forti, ma quelli che sistemano una squadra, fanno quadrare il cerchio. Anche Basile era così. Non dico Andrea Meneghin, che era troppo forte per fare certe cose. Poi c’era Dino... Come in quel detto sulla

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