La Gazzetta dello Sport - Sicilia
Allegri IL CASO Chiesa, cosa succede? Ora arrivano i fischi E il rinnovo è un rebus
Fuori Rabiot e McKennie Ansia per Yildiz Oggi gli esami Max lo difende: «Lui non è mai un problema» Blitz dell’agente a Torino dopo gli ultimi confronti
(pass ufficiale in caso di eliminazione di Lazio e Napoli contro Bayern e Barcellona). A quel punto i dirigenti bianconeri potranno presentarsi davanti ad Allegri con fatti e non ipotesi. A partire dalla possibilità - o meno - di garantirgli un certo numero di rinforzi di qualità. Proprio per questo, ora come ora, la sensazione è che possa succedere ancora di tutto. E’ probabile, ma non sicuro, che Allegri accetti di proseguire, visto il contratto fino al 2025, senza determinate garanzie tecniche. Ma allo stesso tempo è possibile, però non scontato, che in caso di fumata bianca si arrivi a un rinnovo. «Non firmo in bianco il prolungamento, ho un contratto», ha detto sabato il livornese. Ecco perché, tra le varie ipotesi, non si può escludere a priori nemmeno la terza via: ossia che Max accetti di guidare la Juve pure nel 202425, ma con l’accordo in scadenza.
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● TORINO (f.c.) La Juve perde per infortunio Rabiot e McKennie. Domenica sarà emergenza centrocampo contro il Napoli. Il francese ha lasciato il campo al 29’ a causa della lussazione della falange dell’alluce del piede destro. Mentre l’americano si è lussato la spalla sinistra. Entrambi staranno fuori almeno 2-3 settimane. Un pizzico d’ansia anche per le condizioni di Yildiz: possibile che venga sottoposto pure lui ad accertamenti.
● Ieri su Instagram Adrien Rabiot ha postato foto della lastra che certifica la lussazione della falange dell’alluce del piede destro. E il commento: «Ecco com’è finita la 200a oggi... Grazie per i vostri messaggi». agari non è un problema, per dirla alla Allegri, ma sta diventando un caso: Chiesa continua a non essere al centro della Juventus. E non è soltanto una questione di posizione - seconda punta o esterno del tridente -, ma di ruolo e impatto sulla squadra. Ieri Federico per un tempo è stato richiamato da Massimiliano Allegri, non soddisfatto dei movimenti. E per vedere un’azione alla Chiesa, con strappo e tiro, i 40 mila dell’Allianz Stadium hanno dovuto aspettare quasi un’ora. Troppo poco per qualche tifoso, arrivato addirittura a fischiare l’attaccante. E soprattutto per la Juventus e Federico stesso, uscito dal campo visibilmente incupito e tutt’altro che contento del pomeriggio vissuto contro il Frosinone.
MValore aggiunto Il momento è delicato: quello che non dicono le prestazioni e i numeri (6 gol stagionali, ma uno solo nel 2024), lo raccontano le smorfie di Fede. «Chiesa – ha sottolineato a fine gara Allegri - non sarà mai un problema. Viene da un periodo in cui ha giocato meno e deve soltanto ritrovare la migliore condizione. Lui si trova più a suo agio sull’ala, ma così rimane un po’ troppo lontano dall’azione. Il ruolo non è un problema perché il calcio non è il Subbuteo, non si sta fermi. Sarà un valore aggiunto nel finale di stagione. Deve stare sereno, in settimana gli abbiamo parlato tutti».
L’agente e il rinnovo Già, nei giorni scorsi tanto Massimiliano Allegri quanto il d.t. Cristiano Giuntoli hanno avuto dei colloqui con Chiesa. Chiacchierate schiette. Un po’ per fotografare il periodo difficile e un po’ per stimolare l’ex Fiorentina, che al di là delle questioni tattiche fatica a ritrovare lo spunto dei tempi migliori dopo i rallentamenti causati dai vari acciacchi fisici. Federico negli ultimi dieci giorni si è confrontato – e pure confessato – anche con il suo agente Fali Ramadani, ieri allo stadio per la gara dell’ora di pranzo contro il Frosinone. E chissà che la presenza a Torino del procuratore dell’ex viola diventi utile non solo per confortare Chiesa, ma anche per portare avanti i discorsi legati al rinnovo con la dirigenza. Il contratto scade tra meno di un anno e mezzo (giugno 2025) e gli ultimi 90 giorni di campionato saranno decisivi, in un senso o nell’altro, per il futuro dell’azzurro. La Juventus spera di prolungare il matrimonio, ma di scontato non c’è nulla. Non a caso alla Continassa, oltre a voler blindare Kenan Yildiz, stanno sondando Felipe Anderson (in odore di svincolo dalla Lazio) e seguono Albert Gudmundsson del Genoa.
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