La Gazzetta dello Sport - Sicilia

Sei Nazioni al via: domani le azzurre A Parma c’è l’Inghilterr­a detentrice

Calendario 2025 Canada Open e Cincinnati si allungano

- F.co.

arrivando in largo anticipo. Impossibil­e peraltro avvicinarl­o, il vincolo di riservatez­za firmato dalla società organizzat­rice dell'evento ha bloccato gli accessi e tenuto fuori le telecamere. Anche per gli addetti ai lavori niente foto o selfie, anche se qualcuno ci è riuscito eludendo i controlli.

Come ai vecchi tempi Federer ha trascorso la mattinata supervisio­nando sui campi 5, 6, 7 e 8 del Foro Italico, quelli che durante gli Internazio­nali vengono di solito utilizzati per gli allena

● Il torneo di Miami nasce nel 1985 e per anni è il terzo più ricco del circuito dopo Wimbledon e gli Us Open. In 39 anni, ha cambiato addirittur­a quattro sedi: nel 1985 la prima edizione si giocò a Delray Beach, nel 1986 il torneo si trasferì a Boca West ma si spostò già l’anno dopo a Key Biscayne dove è rimasto fino al 2019 prima del definitivo approdo a Miami. menti, il torneo di tennis creato appositame­nte per gli invitati, oltre un centinaio. Gli ospiti degli sposi sono stati suddivisi in quattro gironi, ognuno con un nome di un piatto italiano (Ossobuco, Spaghetti, Panettone e Risotto). Tra una chiacchier­ata e l'altra, il Maestro di Basilea ha pure trovato il tempo di scambiare qualche colpo e secondo i rumors di chi non vedeva l'ora di far sapere di aver trascorso un po' del suo tempo con il Più Grande, avrebbe mostrato un'eccellente forma fisica e deliziato i convenuti con il paradisiac­o rovescio a una mano. Dopo il pranzo, il soggiorno romano di Roger (si tratterrà fino a domani) è proseguito con altre visite alla città e poi con una cena in un noto ristorante della Capitale dove spesso trascorrev­a le serate anche quando giocava e che per l'occasione è stato interament­e riservato a lui. Come si conviene a un sovrano.

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Novak Djokovic, 36 anni, vince Cincinnati nel 2023

● L’Atp ha comunicato ieri il calendario dei tornei del 2025, con 60 eventi spalmati su 29 nazioni, e per il momento l’Arabia Saudita, evocata come il convitato di pietra in tutte le discussion­i sul futuro del tennis, si accontenta delle Next Gen Finals, ospitate per il secondo anno consecutiv­o da Jeddah. Per l’Italia, restano ovviamente confermati gli appuntamen­ti di Roma, dal 7 al 20 maggio, e delle Atp Finals dal 9 al 16 novembre, per l’ultimo anno ospitate da Torino in attesa del nuovo bando cui l’Italia parteciper­à di nuovo nel tentativo di tenere da noi il torneo dei Maestri per altri 5 anni. Tra le novità di rilievo, il prolungame­nto su 10 giorni ma sempre per 3 settimane complessiv­e - dei Masters 1000 estivi americani del Canada (che perciò avrà la finale a metà settimana) e di Cincinnati: passano dunque a 96 giocatori come tutti gli altri 1000 ad eccezione di Montecarlo e Bercy.

Dopo tanti anni insieme a Matteo Berrettini, è difficile pensare a Vincenzo Santopadre come all'allenatore di qualcun altro. Il tecnico romano, che ha portato Berrettini al numero 6 al mondo e alla finale di Wimbledon ora lavora con Luca Van Assche, talento francese 2004, ma ha comunque seguito il ritorno del suo ex giocatore, subito fuori a Miami dopo una finale nel Challenger di Phoenix.

Come ha visto Matteo?

«L'avevo sentito prima del ritorno e mi era sembrato molto sereno, cosa che mi ha fatto davvero piacere. Aveva tanta voglia di giocare e questo ha fatto sì che si potesse giocare bene anche i punti importanti, una caratteris­tica che ha sempre avuto e che ultimament­e aveva un po' perso».

Sinner ci ha regalato mesi di gioie e successi. Se lo aspettava?

«Sì, e ho testimoni... (ride). Nel periodo in cui Jannik faticava ho detto che alla fine della stagione sarebbe cresciuto, e infatti ha trascinato la squadra in Davis e ha iniziato una serie incredibil­e. Era venuto all'Aniene ad allenarsi, vedevo la sua attitudine, il modo di allenarsi, l'impegno, si capiva che stava crescendo. Poi è gestito benissimo, ha un team che riesce a tirare fuori il meglio da lui».

Alcaraz è tornato. Dopo Wimbledon non aveva più vinto, ma a Indian Wells si è sbloccato. «Carlos è un fenomeno ma è anche giovane e ha già vinto tanto. Penso che il trionfo di Wimbledon l'abbia leggerment­e destabiliz­zato. Se vinci un torneo così importante, anche se sei già stato numero 1 al mondo, le pressioni aumentano, le attenzioni si moltiplica­no ed è normale perdere un po' di lucidità. Ora ha ritrovato le sue sicurezze e il suo gioco e i duelli con Sinner saranno sempre più appassiona­nti».

● Dopo gli uomini tocca alle donne per il Sei Nazioni. Si comincia oggi con FranciaIrl­anda (15 a Le Mans) e GallesScoz­ia (17.45 a Cardiff), domani invece l'Italia alle 16 (su Sky Arena) debutta al “Lanfranchi” di Parma contro l'Inghilterr­a, favorita per il Torneo nonché detentrice con 5 vittorie. L'Italia un anno fa chiuse quinta (una vittoria, 4 sconfitte). La nazionale di Nanni Raineri si affida a una formazione che unisce esperienza e freschezza: a guidarla sarà Sofia Stefan, che, come Michela Sillari, scenderà in campo per l'83a volta con la

In mediana Sofia Stefan, 31 anni, padovana, 83 presenze azzurre

maglia azzurra. In mediana con lei ci sarà Veronica Madia, con D'Incà e Muzzo sulle ali, Rigoni e Sillari centri. Sarà un test molto importante contro la squadra n.1 del ranking che celebrerà il 100° cap della capitana Marlie Packer.

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Sui campi da tennis sono in parità: 4-4 Jannik Sinner, 22 anni e, alle sue spalle, Carlos Alcaraz, 20 anni: malgrado la giovane età, la loro rivalità sta già infiammand­o il tennis. Sul campo, le loro sfide sono 4-4
MILIONI ALL’ANNO
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Ultimo re
FINO AL Sui campi da tennis sono in parità: 4-4 Jannik Sinner, 22 anni e, alle sue spalle, Carlos Alcaraz, 20 anni: malgrado la giovane età, la loro rivalità sta già infiammand­o il tennis. Sul campo, le loro sfide sono 4-4 MILIONI ALL’ANNO MA DAI Ultimo re
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