La Gazzetta dello Sport - Sicilia
RieccoDicker,frasegretieviteimperfette 7,5
● Harry Quebert, ovvero il personaggio che lo ha reso celebre, non c’è più. Lui, Joël Dicker, 38enne autore da oltre venti milioni di copie, è ancora qui. Nel suo nuovo libro Un animale selvaggio, il pluripremiato scrittore di Ginevra ricomincia da zero, cancellando le figure simbolo del suo successo per lanciarsi in una nuova avventura. Cambia anche lo scenario: l’umile Maine viene sostituito da ambientazioni più chic, dai luoghi del cuore dello scrittore. C’è molta Svizzera, un po’ di Saint-Tropez, ma anche una parentesi in Italia (la nonna di Dicker è di origine triestina). Tuttavia, lo stile rimane lo stesso: una scrittura sintetica però accattivante, un page-turner mai banale, con molti, forse troppi, salti temporali utilizzati per ricostruire la vicenda. Proprio questi salti sono la chiave di lettura del racconto: tutto inizia con una rapina, che verrà poi ricostruita nei minimi dettagli risalendo nel tempo. Al centro dell’intreccio ci sono due famiglie, simili ma - al contempo - molto diverse. Arpad e Sophie sono una coppia di successo, si amano e vivono nel lusso, in una villa da sogno con pareti di cristallo a pochi minuti da Ginevra. L’altra famiglia, invece, è molto più umile: Greg e Karine sono un poliziotto e una commessa, non fanno più l’amore, vivono in un comprensorio di villette soprannominato “l’obbrobrio” e sono in crisi. Nonostante ciò, vorrebbero brillare della stessa luce dei vicini, motivo per cui fanno di tutto per andare d’accordo. O, almeno, credono di farlo. Tutto è mosso dal motore invisibile dell’invidia, ma anche dall’ammirazione per quella famiglia, apparentemente perfetta: tuttavia c’è un grosso segreto destinato a venire a galla e a cambiare le loro vite per sempre.