La Gazzetta dello Sport - Sicilia

L’intervista ANDRETTI «Trionfo meritato, possono ripeterlo Sainz pilota da titolo come Leclerc»

- Di Gianluca Gasparini

ario Andretti ha compiuto da poco 84 anni, ma è veloce come quando correva. Risponde al telefono e, nei minuti che lo separano dal salire su un aereo per un viaggio d’affari, si entusiasma per la vittoria del Cavallino a Melbourne. Un successo che, a suo parere, riveste un grande significat­o. «Ho visto la corsa, grandissim­a. Compliment­i alla Ferrari! Questa vittoria non è niente di regalato, anche se Verstappen è uscito subito. In particolar­e Sainz aveva un gran passo dall’inizio e ha fatto una gara bellissima. Sono sempre felice di vedere una rossa vincere, figurarsi se fa una doppietta come in Australia». ”

MLa Red Bull resta padrona assoluta della F.1? Si tratta solo di un episodio?

«No, risultati del genere sono veri, concreti. Non è stato un caso: come passo nelle prove libere e in qualifica la Ferrari c’era. Hanno fatto tutto bene sin dal venerdì, ed è stato bello vedere Carlos al 100% dopo l’operazione che l’aveva messo fuorigioco in Arabia. Lui e Leclerc adesso sono lì, possono affrontare chiunque».

Durante l’anno, dunque, potrà succederà ancora?

«Assolutame­nte sì, la Ferrari si è avvicinata. Questa è stata una impresa costruita bene fin dall’inizio. Sarà interessan­te osservare il resto della stagione, ma ho visto buoni segnali. Al Cavallino stavolta hanno fatto tutto bene, con le gomme e anche con le strategie, due punti deboli in passato».

Sainz, che ha vinto gli ultimi due GP conquistat­i dalla rossa, è una sorpresa?

«Per niente. Ho sempre detto che sia Carlos sia Charles sono piloti in grado di vincere corse e anche un campionato. Sono entrambi “materiale da Mondiale”, l’abbiamo visto e continuiam­o a vederlo».

Lo spagnolo è stato super, Leclerc invece ha cambiato assetto in qualifica e addio pole. Un errore costato caro.

«Devi sempre cercare di far meglio, adattare la monoposto al tuo stile di guida: non è uno sbaglio modificare l’assetto per provare a tirar fuori qualcosa in più. Certo, ti prendi un rischio e a volte non paga, non è garantito sia la direzione giusta. Carlos, rispetto a Charles, a Melbourne aveva tutto sistemato bene dall’inizio, un feeling migliore con la SF-24. Mi dispiace un po’ vedere che è stato sacrificat­o per fare posto a Hamilton. Ma di sicuro, per come sta correndo, ha diritto di trovare un sedile con cui lottare per vincere: si è guadagnato un top team per il futuro».

Verstappen non si ritirava da due anni, il suo ko è una rarità: può aver inciso il clima in casa Red Bull?

Su Carlos Mi dispiace che sia stato messo da parte per Hamilton ma ora si è guadagnato un top team

«No, è stata una casualità. È anche difficile pensare che possa essersi trattato di una distrazion­e di un meccanico. Comunque ciò che è successo all’interno della squadra resta comunque un brutto colpo per tutti: la tensione qualche scoria rischia di lasciarla, è negativa».

Su Charles Ha cercato più feeling con l’auto cambiando assetto ma stavolta non ha funzionato

Punti forti Adesso la Ferrari sa gestire le gomme e non fa gli errori di strategia del passato

La Mercedes è in crisi ma Hamilton è sempre alle spalle di Russell: ha perso smalto?

«Lewis in carriera ha avuto spesso un mezzo per provare a vincere, non gli serviva tirar fuori il 100% e così si sbaglia raramente. Russell lottava ogni minuto con una Williams non competitiv­a, quando è passato in Mercedes credeva di essere arrivato in paradiso e invece si è ritrovato a combattere di nuovo: è abituato e così sta davanti al compagno. Hamilton sembrava sovrumano invece anche lui è umano, come successo a Schumacher quando dopo i successi in Ferrari è rientrato in F.1 con la Mercedes e l’impossibil­e non gli riusciva più. Ma sarà comunque molto interessan­te vedere Lewis al Cavallino, con il suo grande desiderio di finire la carriera a Maranello».

Crisi Lewis Sembrava un alieno invece è umano anche lui e fatica a lottare con Russell

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