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LA GIUNGLA DEL MERCATO LUCE, GLI ULTIMI TRE MESI DI BOLLETTE TUTELATE MA C’È UNA VIA D’USCITA AL REBUS DELLE OFFERTE
Dal 1° luglio scatta il passaggio ai contratti liberi dell’energia E l’Autorità offre un portale per rientrare nel sistema “protetto” Consumatori all’attacco: «È mancata una informazione chiara»
La rivoluzione per le bollette della luce arriva il 1° luglio. E il tema è già attuale.
Fra ormai meno di tre mesi, infatti, per 4,5 milioni di clienti domestici non vulnerabili avrà fine il mercato tutelato dell’energia elettrica (quello del gas è già terminato all’inizio di gennaio). Conseguenza del decreto Energia approvato nel novembre scorso: milioni di utenze potranno (non è un obbligo) scegliere il proprio fornitore di energia elettrica. Transitando, appunto, dal mercato tutelato - nel quale i prezzi dell’energia sono definiti dall’Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e sono uguali per tutti i clienti, indipendentemente dal fornitore scelto - al mercato libero, basato sulla concorrenza tra le varie compagnie energetiche. Ma cosa succederà, il 1° luglio, a chi non avrà sottoscritto un nuovo contratto sul mercato libero? Verrà assegnato al venditore vincitore dell’asta (condotta al ribasso) nella zona in cui si trova ed entrerà automaticamente nel servizio a tutele graduali. Ovvero una via di mezzo tra quello tutelato e quello libero: consentirà una transizione fra i due mercati a condizioni comunque vigilate dall’Arera. Questo regime resterà in vigore fino al 2027, dopo di che ci sarà solamente il sistema libero.
Ma, nell’attesa, i clienti domestici che si trovano nel mercato libero dell’energia hanno il diritto di rientrare nel servizio di maggior tutela. Potranno farlo sino al 30 giugno 2024 e Arera (sul sito arera.it )ha predisposto un motore di ricerca per trovare in modo facile e veloce, inserendo il nome del Comune, il fornitore a cui rivolgersi. «Iniziativa che riteniamo molto utile — commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori —: tornare al mercato tutelato significa ottenere garanzie non solo di prezzo ma soprattutto di condizioni contrattuali. Inoltre quello che è mancato, in questi mesi, sono campagne pubbliche di informazione che pure erano previste dalla normativa. Anche per difendersi dalle chiamate dei call center. A proposito: mai stipulare contratti per telefono. Ci sono operatori che chiamano a nome di grandi aziende ma si corre il rischio che, invece, nascondano piccole realtà e che poi si subile offerte presenti sul mercato». Operazione che si può compiere sul sito Internet dell’Arera, utilizzando il Portale offerte, oppure chiedendo informazioni al numero verde di Arera (800166654). Proprio i dati dell’Autorità permettono di scoprire, ad esempio, che nel 2023 ci sono state offerte a prezzo fisso sul mercato libero più vantaggiose del tutelato, sia per la luce che per il gas. «Ma niente panico e ricordiamo che, al di là del prezzo, c’è un tema di condizioni contrattuali da verificare», sottolinea Dona. Va inoltre ricordato che il meccanismo delle aste al ribasso per aggiudicarsi i circa 4,5 milioni clienti domestici non vulnerabili del mercato elettrico ha finito per generare uno sconto che supererà i 130 euro l’anno. Ovviamente solo per chi, non scegliendo il mercato libero, al 1° luglio entrerà nel servizio a tutele graduali.