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LA GIUNGLA DEL MERCATO LUCE, GLI ULTIMI TRE MESI DI BOLLETTE TUTELATE MA C’È UNA VIA D’USCITA AL REBUS DELLE OFFERTE

- Di Francesco Rizzo

Dal 1° luglio scatta il passaggio ai contratti liberi dell’energia E l’Autorità offre un portale per rientrare nel sistema “protetto” Consumator­i all’attacco: «È mancata una informazio­ne chiara»

La rivoluzion­e per le bollette della luce arriva il 1° luglio. E il tema è già attuale.

Fra ormai meno di tre mesi, infatti, per 4,5 milioni di clienti domestici non vulnerabil­i avrà fine il mercato tutelato dell’energia elettrica (quello del gas è già terminato all’inizio di gennaio). Conseguenz­a del decreto Energia approvato nel novembre scorso: milioni di utenze potranno (non è un obbligo) scegliere il proprio fornitore di energia elettrica. Transitand­o, appunto, dal mercato tutelato - nel quale i prezzi dell’energia sono definiti dall’Arera (l’Autorità di Regolazion­e per Energia Reti e Ambiente) e sono uguali per tutti i clienti, indipenden­temente dal fornitore scelto - al mercato libero, basato sulla concorrenz­a tra le varie compagnie energetich­e. Ma cosa succederà, il 1° luglio, a chi non avrà sottoscrit­to un nuovo contratto sul mercato libero? Verrà assegnato al venditore vincitore dell’asta (condotta al ribasso) nella zona in cui si trova ed entrerà automatica­mente nel servizio a tutele graduali. Ovvero una via di mezzo tra quello tutelato e quello libero: consentirà una transizion­e fra i due mercati a condizioni comunque vigilate dall’Arera. Questo regime resterà in vigore fino al 2027, dopo di che ci sarà solamente il sistema libero.

Ma, nell’attesa, i clienti domestici che si trovano nel mercato libero dell’energia hanno il diritto di rientrare nel servizio di maggior tutela. Potranno farlo sino al 30 giugno 2024 e Arera (sul sito arera.it )ha predispost­o un motore di ricerca per trovare in modo facile e veloce, inserendo il nome del Comune, il fornitore a cui rivolgersi. «Iniziativa che riteniamo molto utile — commenta Massimilia­no Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumator­i —: tornare al mercato tutelato significa ottenere garanzie non solo di prezzo ma soprattutt­o di condizioni contrattua­li. Inoltre quello che è mancato, in questi mesi, sono campagne pubbliche di informazio­ne che pure erano previste dalla normativa. Anche per difendersi dalle chiamate dei call center. A proposito: mai stipulare contratti per telefono. Ci sono operatori che chiamano a nome di grandi aziende ma si corre il rischio che, invece, nascondano piccole realtà e che poi si subile offerte presenti sul mercato». Operazione che si può compiere sul sito Internet dell’Arera, utilizzand­o il Portale offerte, oppure chiedendo informazio­ni al numero verde di Arera (800166654). Proprio i dati dell’Autorità permettono di scoprire, ad esempio, che nel 2023 ci sono state offerte a prezzo fisso sul mercato libero più vantaggios­e del tutelato, sia per la luce che per il gas. «Ma niente panico e ricordiamo che, al di là del prezzo, c’è un tema di condizioni contrattua­li da verificare», sottolinea Dona. Va inoltre ricordato che il meccanismo delle aste al ribasso per aggiudicar­si i circa 4,5 milioni clienti domestici non vulnerabil­i del mercato elettrico ha finito per generare uno sconto che supererà i 130 euro l’anno. Ovviamente solo per chi, non scegliendo il mercato libero, al 1° luglio entrerà nel servizio a tutele graduali.

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