La Gazzetta dello Sport - Verona

«Capello e Sacchi: grazie degli elogi Il Bologna dà gioia»

Motta: «Voglio offrire il calcio migliore» Saputo farà di tutto per trattenerl­o

- di Matteo Dalla Vite BOLOGNA s TEMPO DI LETTURA

GLI ELOGI

Ha fatto rendere tutti e tenuto lo spogliatoi­o: al giorno d’oggi è difficilis­simo

Il suo Bologna gioca a memoria e non ha mai paura di nessuno. E’ un visionario

LA SECONDA MIGLIORE DEL CAMPIONATO

I NUMERI

Fabio Capello e ventitré titoli a livello nazionale e mondiale - oltre agli allegati encicloped­ici - votano Motta, beh, qualcosa vorrà pur dire. Se Arrigo Sacchi (9 trionfi) e Fabio Capello (14) raccontano – argomentan­do come sempre – che saresti tu l’uomo da Milan, ecco, quantomeno registri, resisti nel non cadere dentro l’autocelebr­azione e insisti, per far sì che il fuoco attuale sia non solo una fiammata e basta. Gazzetta di ieri, tema: “Milan, prendi Thiago”. Svolgiment­o: «Gioco, equilibrio e tanta personalit­à: sì, lo vedo pronto per il grande salto» diceva Don Fabio; «Bravo, visionario e con idee vincenti» raccontava Arrigo. Un accerchiam­ento di stima calcistica. E poco importa che il Diavolo stia andando verso Lopetegui. «C’è solo da ringraziar­e per tutte quelle parole, anche a nome del Bologna: elogi così fanno sempre piacere… Il tutto pensando, come sempre, a fare una grande gara contro l’Udinese, perché voglio che esca la nostra miglior partita dell’anno». Il sangue caliente e riconoscen­te di Thiago da una parte e la secchiata d’acqua gelida dell’attualità dall’altra: questo è Motta. Ed è per questo che ha il suo perché e i suoi “percome”.

Arrigo Sacchi

SEuropa coi 3 punti Intanto, ed è un altro tassello dell’opera

annuale di Thiago e club, c’è un aspetto importante: se il Bologna dovesse battere l’Udinese domani (ore 15, già 27.000 spettatori al Dall’Ara) tornerebbe aritmetica­mente in Europa dopo 22 anni, ovvero dal 27 agosto 2002. Qualunque essa sarà, dalla Champions (che Guidolin sfiorò proprio in quella annata) all’Europa League o alla Conference. E sarebbe il primo passo, un completame­nto di una programmaz­ione avviata 10 anni fa con l’arrivo di Joey Saputo. Uno “step”, che ovviamente il club vorrà - nel segno della continuità - poter portare avanti negli anni. «Saremmo in

Coi tre punti contro l’Udinese, il club tornerebbe sicurament­e in Europa 22 anni dopo

Centodieci e lode

Europa di sicuro coi 3 punti? Vogliamo offrire il miglior calcio: sul risultato non abbiamo il controllo, sul preparare la gara sì».

Gente, giocatori, rinnovo Tornando al futuro di Thiago: è ancora un rebus, nonostante voci e apprezzame­nti che vanno dalla Juve fino al Manchester United alla Spagna e al Portogallo. Ma, per ora, niente di scritto. E di deciso. «Cosa mi chiede la gente quando la incontro per strada? Di continuare, mi dice “bravo”, “compliment­i”, continuiam­o così e di fare quello che abbiamo fatto dal primo giorno per cercare di offrire gioia e il miglior calcio possibile». Thiago, sul suo futuro, si chiude, mette il pullman davanti alle domande. «Se i giocatori mi hanno chiesto cosa farò il prossimo anno? No e non lo hanno mai fatto. Pensano alla prossima partita come faccio io, perché dovremo fare la miglior partita della stagione». Tutti “Mottizzati”. Saputo compreso, il presidente di un Bologna applaudito e di un allenatore da incontrare e da rinnovare. 2’10”

i punti

in classifica del Bologna a cinque giornate dal termine: la quota è frutto di 17 partite vinte, 11 pareggiate e 5 k.o.

l’anno

in cui scade, quindi in questo mese di giugno, il contratto di Thiago Motta con il Bologna. Il tecnico firmò un biennale nel settembre 2022

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Thiago Motta, 41 anni, tecnico del Bologna col contratto in scadenza: dal settembre 2022 ha totalizzat­o 110 punti
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