La Gazzetta dello Sport - Verona

Milano-Brescia è uno spareggio Mirotic, Hall e Lo ancora fuori

Domani la Germani parte dal +8 dell’andata e recupera Petrucelli

- RETROCESSI­ONE di Paolo Bartezzagh­i s TEMPO DI LETTURA

Punti Brescia all’andata Nel successo del 30 dicembre scorso contro Milano, Brescia ha segnato 72 punti, il minimo quest’anno in una partita vinta

Punti Milano all’andata Anche Milano non ha mai segnato così poco in campionato come nella sconfitta a Brescia playoff per Milano e Brescia iniziano domani. La partita del Forum è l’ultimo confronto diretto fra le tre squadre in testa alla classifica. La Virtus è in vantaggio negli scontri diretti con le due contendent­i e ha in mano il proprio destino: se vince le due partite restanti, contro Trento e in casa di Tortona, è sicura del primo posto: quel primato perso un anno fa, proprio alla penultima giornata, a Treviso con una sconfitta di un punto e le recriminaz­ioni per un fallo di sfondament­o non fischiato ad Adrian Banks su Toko Shengelia. Nelle sette partite di finale hanno vinto sempre le squadre di casa.

IInfortuna­ti Brescia parte dal +8 della partita in casa dell’andata. «Rispetto ad allora - ha detto coach Alessandro Magro – di sicuro sarà una partita leggerment­e diversa, perché arrivarono a ranghi ridotti e con l’obbligo tattico di schierare Melli o Voigtmann nel ruolo di ala piccola. In questa partita ci sarà quello che è forse uno dei migliori giocatori del campionato: Shavon Shields». I ranghi ridotti sono una costante di Milano. Il 30 dicembre, oltre a Shields fermo per un problema muscolare alla coscia destra, mancavano pure Nikola Mirotic e Maodo Lo che non ci saranno nemmeno domani, il primo per l’ i nf i a mmazione al tendine d’Achille sinistro, il secondo per un infortunio all’adduttore della coscia sinistra. Con loro fuori anche Devon Hall per una distorsion­e alla caviglia sinistra. Hall e Lo hanno iniziato ad allenarsi parzialmen­te con la squadra, Mirotic ha svolto solo lavoro individual­e. Da quella sconfitta a Brescia, l’Olimpia ha cambiato marcia in campionato e a fasi alterne anche in Eurolega. Era la seconda partita dal rientro di Shabazz Napier, allora con la maschera protettiva per il colpo

DOMANI al naso subito con la maglia della Stella Rossa. Da lì, Milano ha vinto nove gare di fila, ne ha perse solo due in Serie A, e dal 6° posto ha risalito la classifica.

I recuperi Brescia è sempre stata al vertice della classifica per poi rallentare dopo la Coppa Italia. Ha vinto 4 delle ultime 8 partite. Pure la squadra di Magro ha avuto qualche infortunio, da Michael Cobbins a John Petrucelli. A differenza di Milano, il roster 5 MAGGIO

LA FORMULA

In caso di parità tra due o più squadre: numero di vittorie negli scontri diretti, differenza punti, quoziente punti (quelli segnati diviso quelli subiti)

Andata in maschera Shabazz Napier, 32 anni, con la maschera protettiva per il naso, contro il centro croato di Brescia, Miro Bilan, 33 offre meno alternativ­e. Le rotazioni sono su 10 uomini, gli ultimi due in panchina sono Porto e Tanfoglio, ragazzi del 2005 che hanno giocato 48 minuti in 28 partite. La squadra, senza impegni infrasetti­manali di Coppa, si è cementata intorno a un gruppo con gerarchie chiare ma con un limite struttural­e che sta emergendo nel momento più importante della stagione. Dopo due turni di riposo per un problema muscolare, è atteso al rientro Petrucelli, anima difensiva della squadra. Anche Semaj Christon è acciaccato. All’andata Brescia vinse segnando 72 punti, il minimo stagionale per una gara vinta, e ne subì solo 64 da Milano, il minimo in campionato. La difesa dell’Olimpia è sempre la meno vulnerabil­e, 74,5 punti a partita; l’attacco di Brescia con una media di 87,4 punti è il secondo. Anche qui in testa c’è la Virtus.

LA CLASSIFICA

18.15 18.15 18.15 18.15 18.15 18.15 18.15 18.15

I NUMERI

2’50”

Gli scontri diretti tra le prime tre squadre in classifica

1. Virtus con Milano 1-1 (+7 punti) con Brescia 2-0 (+26)

PER

IL PREOLIMPIC­O

IL LUTTO

LA GUIDA

2. Brescia con Virtus 0-2 (-26) con Milano 1-0 +8

3. Milano con Virtus 1-1 (-7) con Brescia 0-1 (-8)

sabelle Haak è il sole di Conegliano. Da due stagioni la svedese nata a Lund illumina il PalaVerde di Treviso e tutti gli impianti in cui giocano le campioness­e d’Italia. Mercoledì nella terza sfida della finale scudetto ha raggiunto l’apice del suo rendimento con la maglia del club veneto: 41 punti nel 3-1 su Scandicci che ha regalato all’Imoco il match point per conquistar­e il sesto scudetto consecutiv­o: potrebbe già avvenire stasera in gara-4 (alle 20.45 a Firenze). Bella - il suo soprannome - si è fermata a soli 6 punti dal record in una partita di A1 in Italia realizzato da Paola Egonu, che fece 47 punti proprio con la maglia di Conegliano in gara-1 della finale scudetto 2021. Ma a differenza dell’azzurra, la svedese ha giocato un set in meno viaggiando a una media set più alta: 10,25 contro i 9,4 di Paola.

I3 Bella, mercoledì ha sfiorato il record di Egonu. Durante la partita se ne è resa conto?

«No, ero focalizzat­a sulla partita, sul risultato da raggiunger­e con la squadra. Sono molto felice per la prima prestazion­e e sono veramente contenta che questo risultato personale sia coinciso con una vittoria importante per noi».

3 Conegliano non perde un titolo in Italia dal 2019: cos’ha di speciale questa squadra?

«In questo club tutto è fatto ad alto livello. A cominciare dall’aspetto dirigenzia­le e passando da quello tecnico. Ogni settore della società è top. A Conegliano sei nelle condizioni per giocare al meglio a pallavolo e arrivare con continuità a grandi obiettivi. Lo dimostrano i risultati ottenuti in questi anni».

3E coach Santarelli?

«Ha tutto quello che serve per essere un allenatore di successo. Bravo nei rapporti con le giocatrici, preparato da un punto di vista tecnico, cura molto i dettagli. Da anni vince con il club e con le nazionali, prima la Serbia e ora la Turchia».

3 Insieme a Egonu, Boskovic, Vargas e Antropova lei fa parte di un ristretto gruppo di campioness­e. Cosa le piace delle sue colleghe e come si vede rispetto a loro?

Il record In partita non capivo che ero vicina ai 47 di Egonu. Pensavo al risultato di gara-3

Il club In questa società tutto è pensato ad alto livello: dall’aspetto dirigenzia­le a quello tecnico

Santarelli Ha tutto per essere un coach di successo, da anni vince con il club e con le nazionali

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CIAMILLO

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