Jacobs per la qualifica ai Giochi Furlani per studiare da fenomeno

L’oro di Tokyo nei suoi 100 in Florida: oggi entrerà nel ranking che lo porterà a Parigi. Il lunghista in Cina dopo l’argento indoor

L’ordine delle corsie

1 Xie Zhenye Cina Personale 9”97 Stagionale 10”06

2 Sani Brown Giappone Personale 9”97 Stagionale 10”02

3 Forde Giamaica Personale 9”95 Stagionale 10”12

4 De Grasse Canada Personale 9”89 Stagionale -

5 Bromell Stati Uniti Personale 9”76 Stagionale -

6 Jacobs Italia Personale 9”80 Stagionale -

7 Lemaitre Francia Personale 9”92 Stagionale -

8 Bardi Brasile Personale 9”96 Stagionale 10”24

9 Cardoso Brasile Personale 9”97 Stagionale 10”38 n fondo al rettilineo della pista blu dell’ Ho dge s Stad iu m c’è... Parigi. Oggi Marcell Jacobs torna in gara dopo 230 giorni, nella prima di 15 serie dei 100 dell’East Coast Relays di Jacksonville, sul campus della University of North Florida, là dove fa base da fine ottobre. E, virtualmente, otterrà quel pass per la prova individuale dell’Olimpiade francese che ancora gli manca. Non gli servirà correre in 10”00 o meno, standard di promozione diretta. Ma semplicemente tagliare il traguardo. Perché, così facendo, dopo le due volate ai Mondiali di Budapest e la partecipazione ai meeting di Xiamen e di Zagabria della scorsa estate, sommerà quella necessaria quinta prestazione che gli consentirà di entrare tra i primi 56 del ranking di specialità che, alla scadenza del 30 giugno, ammetterà gli stessi ai Giochi. Superfluo spiegare il complesso calcolo relativo. È sufficiente sapere che - centesimo più centesimo meno, a seconda del piazzamento - all’azzurro basterà fare 10”88 per centrare l’obiettivo. Premesso ciò, il debutto, dopo la rivoluzione degli ultimi mesi, ha ben altri motivi di interesse. Avverrà intorno alle 15.30 locali, le 21.30 italiane. Le previsioni meteo parlano di nubi sparse con una temperatura di 24 gradi, precipitazioni assenti e venti moderati. Insomma: condizioni pressoché ideali.

MARCELL

IGli avversari Il poliziotto bresciano, salvo cambiamenti dell’ultima ora - ieri gli atleti destinati alle corsie esterne, rispetto a quanto annunciato mercoledì, sono stati mescolati - correrà nella sesta di nove. Tutti gli otto rivali hanno personali inferiori a 9”98 e, in particolare, Hakim Sani Brown (in seconda), Andre De Grasse (in quarta) e Trayvon Bromell (in quinta), suoi compagni di allenamento sotto le cure di coach Rana Reider, meritano il massimo rispetto. De Grasse, nella notte italiana, nello stesso ambito dovrebbe aver corso un 200. Soltanto due atleti, in questo primo scorcio di 2024, hanno intanto corso i 100 sotto i 10” netti: il diciassettenne prodigio statunitense Christian Miller (9”93) e il nigeriano Favour Ashe (9”99), entrambi in Florida, rispettivamente a Clermont, sabato scorso e a Gainsville, il 30 marzo. Insomma: da quelle parti si può andar forte. Ma quello che più conterà, oggi, sarà trovare un Jacobs (il “nuovo” Jacobs) efficiente e, soprattutto, libero da qualsiasi condizionamento di carattere fisico. Il resto sarà probabilmente una conseguenza.

In Diamond League Da un meeting negli Stati Uniti a uno in Cina, il passo può essere breve. Soprattutto se a far da comune denominatore al coinvolgimento italiano c’è il talento. Quello di Mattia Furlani, 19 anni compiuti due mesi fa - compagno di Jacobs in Nazionale e nelle Fiamme Oro - non si discute. Il reatino, a Suzhou, nella seconda tappa della Diamond League 2024, esordirà all’aperto dopo una grandiosa stagione indoor. Prima il 17 febbraio, l’8.34 degli Assoluti di Ancona, record italiano assoluto al coperto di Andrew Howe migliorato dopo 17 anni e proprio europeo junior incrementato di 26 centimetri. Una misura così - seconda mondiale dell’anno in sala dopo l’8.40 dell’8 marzo a Boston del vice iridato all’aperto, il giamaicano Wayne Pinnock - gli sarebbe valsa il podio nelle ultime dieci rassegne globali, tre Olimpiadi e sette Mondiali. Poi, il 2 marzo, l’argento ai Mondiali di Glasgow, con lo stesso 8.22 del campione di tutto, il greco Miltiadis Tentoglou. Adesso Mattia, impegnato a giugno con la maturità liceale, è atteso ai botti ogni volta che salta. «Ha un talento enorme, se gli verrà concesso di crescere con calma arriverà lontano»: le parole di Mike Powell, primatista del mondo dal 1991 con 8.95, pronunciate in ottobre in uno scoppiettante faccia a faccia al Festival dello Sport di Trento, suonano profetiche. È chiaro: occorre dargli tempo. Già oggi, per esempio, il cast - che nei 100 ripropone la sfida Christian Coleman-Fred Kerley e nell’asta il ritorno di Mondo Duplantis - è di primo piano. Furlani, pur assenti Tentoglou e Pinnock, troverà nove atleti con un personale da 8.22 in su. A guidarli gli altri giamaicani Carey McLeod, in Scozia bronzo alle sue spalle e Tajay Gayle, più il cinese Wang Jianan. Gli ultimi, tanto per dire, sono stati campioni del mondo: a Doha 2019 e a Eugene 2022. Tra i potenziali rivali non ci sarà nemmeno il venticinquenne indiano Murali Sreeshankar, argento ai Giochi del Commonwealth 2022, 8.41 nel 2023: infortunato e operato a un ginocchio, la sua stagione è già finita. Come, rimanendo nel lungo, è terminata quella della ventinovenne britannica Jazmin Sawyers, oro europeo indoor davanti a Larissa Iapichino. Anche lei è andata sotto i ferri: col tendine d’Achille destro, quello del piede di stacco, saltato. 4’24”

L’ordine di salto

1 Jianan Wang Cina Personale 8.47 Stagionale 7.98

2 Gayle Giamaica Personale 8.69 Stagionale 8.15

3 McLeod Giamaica Personale 8.40 Stagionale 8.21

4 Furlani Italia Personale 8.34 Stagionale 8.34

5 Dendy Stati Uniti Personale 8.42 Stagionale 8.05

6 W. Williams Stati Uniti Personale 8.23 Stagionale 7.99

7 Lawson Stati Uniti Personale 8.58 Stagionale 8.06

8 Yuhao Shi Cina Personale 8.43 Stagionale 8.04

9 Yu-Tanh Lin Taipei Personale 8.40 Stagionale -

10. Nairn Bahamas Personale 8.22 Stagionale 7.93

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