Parisse deve stare fermo fino a lunedì Per la Francia è dura, si pensa all’Irlanda
L’intervento a un polpaccio, Brunel attenderà fino all’ultimo per averlo all’esordio coi Bleus Morisi a casa, si attende Bacchin. Garcia e Benvenuti saltano la prima, tocca a Masi-Campagnaro
Come sta Sergio Parisse? Sarà in campo per Italia-Francia di sabato 19 a Londra, esordio del Mondiale? Sul polpaccio destro del capitano azzurro si concentra l’attenzione di Brunel, ma anche dello staff francese. La partita di sabato scorso contro il Galles (sconfitta 23-19), seguita al tracollo di Edimburgo (48-7) ha mostrato cosa sia l’Italia con o senza il suo capitano.
IL REBUS Ieri la Fir ha comunicato che Parisse, ora a Parigi, non si aggregherà al raduno di sabato a Roma, ma raggiungerà il gruppo a Londra «in un secondo momento, per ottimizzare il recupero ed evitare spostamenti non necessari » . La ferita post-operazione di drenaggio del vasto ematoma che il n.8 di è procurato a Cardiff richiede una settimana per cicatrizzarsi, un viaggio Parigi-Roma-Londra sarebbe inutile (il raduno di sabato non prevede allenamenti) e dannoso. Probabile che Parisse vada a Londra in treno. Ma quando? Nella migliore delle ipotesi tornerà a corricchiare martedì e non potrà far contatto. Già in passato Parisse ha giocato senza aver preparato il match, e di certo Brunel aspetterà anche fino a venerdì, se ci sarà una possibilità di averlo in campo. Al momento, però, è più probabile che non ce la faccia e che il c.t. lo preservi addirittura per l’Irlanda. Anche perché va mediata la situazione con lo Stade Français: Parisse si sta facendo curare dallo staff del club, col quale ha un altro anno di contratto prima di un eventuale rinnovo (o di un’esperienza fuori dall’Europa). I sanitari parigini vorrebbero tenerlo fermo per 5-6 settimane, l’Italia ha l’interesse di stringere a 1-2 settimane, ma sarebbe tirare troppo la corda. Giocare senza un pieno recupero non è nemmeno nell’interesse di Parisse. CENTRI DI GRAVITÀ Preoccupa, e non poco, anche la situazione dei centri. Confermato il forfeit di Morisi (lesione di secondo grado del collaterale mediale del ginocchio destro, con interessamento del crociato anteriore) per l’intero Mondiale, è certo che con la Francia non ci sarà Garcia, che pure resta nel gruppo. Con Benvenuti che sta curando a Treviso la distorsione al ginocchio sinistro patita a Torino, e che difficilmente ci sarà per l’apertura, per la Francia si profila una coppia Masi-Campagnaro, con McLean estremo. In panchina andrebbe Bacchin, sostituto logico — ma a ieri, non ancora ufficializzato tra i 31 — di Morisi. Anche perché altri centri non ce ne sono: dei 50 della prima lista, restano Michele Visentin e Giulio Toniolatti, due ali, e Simone Ragusi, apertura/estremo che tra test di novembre 2014 e 6 Nazioni è sempre stato in tribuna. Sgarbi e Boni sono infortunati. Oppure si dovrebbe pescare fuori dai 50, dove i soli con esperienza internazionale sul radar di Brunel sono i Pratichetti, Andrea (Treviso) e Matteo (Zebre).