Si è inceppato Ronaldo In questa stagione è ancora a digiuno
Portoghese a digiuno da inizio stagione (360’) : la posizione di Bale lo allontana dalla porta. Ma anche Messi è ancora a secco
I gol realizzati da CR7 da quando è arrivato in Spagna, secondo miglior marcatore nella storia del Real dopo Raul: 48 in 35 partite della Liga 2014-15
Rafa Benitez dice di non essere preoccupato. Florentino Perez, presidente del Real Madrid, gli lancia messaggi d’amore eterno respingendo avance milionarie. Però il dato resta, e se il disagio di Cristiano Ronaldo non è ancora palpabile come i numeri relativi alla sua media gol, segnali di difficoltà sono evidenti.
UN GOL IN 9 GARE Dopo aver chiuso la scorsa stagione con tre triplette di fila e andando a segno nelle ultime quattro partite, dieci gol in tutto, nelle prime quatto gare di questa nuova stagione - due col Madrid e due con il Portogallo - la Scarpa d’Oro 2014-15, 48 reti in 35 partite dell’ultima Liga, non ha ancora segnato. Una tendenza al digiuno già evidenziata in maniera inequivocabile dalle amichevoli estive: Ronaldo ha giocato contro Roma, Inter, Milan, Galatasaray e Manchester City segnando solo agli in- glesi, il 24 luglio scorso. In totale, una rete in nove apparizioni.
TENTATIVI FRUSTRATI Da allora sono passate sette settimane e sette partite nelle quali il superbomber portoghese non ha visto la porta. Non che non l’abbia cercata: solo in Liga ha tirato dieci volte nello 0-0 con lo Sporting Gijon e altre sei nella vittoria col Betis. Sedici tentativi, zero gol. Nessuno in Liga ha tirato in porta quanto lui nelle prime due giornate, Leo Messi, incredibilmente a secco pure lui, ci ha provato undici volte. Nelle prime sei stagioni nel campionato spagnolo, Ronaldo aveva sempre segnato almeno una volta nelle prime due giornate di campionato, e mai in questi sei anni Cristiano e Messi sono rimasti entrambi senza reti per due partite consecutive. Lo diciamo per tirare in ballo congiunture astrali evidentemente straordinarie, però se vogliamo restare su questioni terrene, qualcosa da dire c’è.
LA POSIZIONE DI BALE L’accentramento e l’avanzamento di Gareth Bale sta condizionando posizione, gioco, e, almeno a guardare i numeri, anche rendimento di Ronaldo. Nel 4-3-3 di Ancelotti la BBC, Bale-Benzema-Cristiano, aveva movimenti precisi: il gallese a destra, Benzema sempre in movimento e pronto a defilarsi verso il centrocampo o la sinistra per far spazio agli inserimenti di Ronaldo. Ora da un lato l’assenza di Benzema in gran parte delle gare sopra citate e la posizione da «10» di Bale hanno intasato e complicato il cammino verso la porta di Ronaldo. Che continua a tirare, però chiaramente, mira da correggere a parte, non lo fa più in situazione da arma letale.
MONTAGNE DI GOL Nella manita al Betis, prima della sosta per le nazionali, hanno segnato due reti Bale, due James Rodriguez e una Benzema, con i primi due coinvolti in quattro dei cinque gol. Inedita l’assenza di Ronaldo dalla lista dei marcatori: il portoghese da quando è arrivato al Madrid nel 2009 ha realizzato 313 gol, appena dieci in meno del capocannoniere all-time della squadra, Raul, che al Bernabeu ci ha speso una vita intera. E in Liga ne ha fatti 225 in 202 presenze, ben oltre una rete di media a partita. Oggi il Real Madrid va a Barcellona ad affrontare l’Espanyol (mentre il Barcellona completa l’incrocio con la Capitale affrontando l’Atletico Madrid al Calderon): il 17 maggio scorso Ronaldo ai catalani a Cornellà fece una tripletta, proprio una delle tre che abbiamo ricordato prima a chiusura della stagione. Quattro mesi dopo, Cristiano è alla ricerca del gol perduto. «Arriverà», dice tranquillo e sicuro Benitez. «Cristiano sarà di nuovo capocannoniere», ha affermato in Cina Carlo Ancelotti qualche giorno fa. Altrimenti, ci sarà da preoccuparsi.