La Gazzetta dello Sport

Valdifiori spietato «Empoli nel cuore Ma se non vinco...»

Centrocamp­ista del Napoli sfida il suo passato «Sarà una domenica speciale, ma dobbiamo sbloccarci se vogliamo arrivare in Champions»

- Mimmo Malfitano NAPOLI

Sette anni, una vita, profession­almente parlando. Sarà una vigilia intensa, quella che vivrà Mirko Valdifiori. Ritroverà Empoli e la sua gente, da nemico, stavolta. Domani, rimetterà piede al Castellani, lo stadio che ne ha accompagna­to la crescita calcistica, ma indosserà un azzurro diverso, meno carico, quello del Napoli, appunto, il club che l’ha fortemente voluto per il nuovo progetto affidato a Maurizio Sarri. Sette anni vissuti in una sola città sono tanti per un calciatore, ne fanno una bandiera, per la società e per i tifosi. Chissà, se non ci fosse stato il Napoli a tentarlo, probabilme­nte Mirko Valdifiori sarebbe rimasto a Empoli, lì dove ha vissuto i momenti più intriganti della sua carriera, giocando sei stagioni in Serie B e una in A, lo scorso anno.

SENSAZIONI UNICHE Le vivrà, sicurament­e. L’emozione lo prenderà, per una prima volta che gli toccherà i sentimenti, nel profondo. «Sarà una domenica speciale, ma dovrò dare il massimo per il Napoli. Spero nell’affetto dei tifosi, non solo per me, ma anche per Sarri e Hysaj, avendo noi scritto una pagina importante nella storia dell’Empoli», ha detto il centrocamp­ista napoletano a Mediaset. L’imbarazzo durerà pochissimo, in ogni modo, perché questo Napoli non può permetters­i distrazion­i, la classifica gli impone di vincere per evitare che il progetto venga messo in seria discussion­e. Il momento è particolar­e, come il rendimento della squadra, che fatica a dare continuità al gioco. «Dobbiamo ripartire dai primi 55 minuti disputati contro la Sampdoria e, soprattutt­o, imparare a gestire meglio il vantaggio», ha spiegato Valdifiori.

VOGLIA DI CHAMPIONS Pronti via, e il cammino s’è presentato già in salita. Si sarebbe aspettato un inizio diverso, l’ex mediano empolese. Invece, il Napoli si ritrova con un solo punto in classifica, mentre sul piano personale, Valdifiori non è stato ancora convincent­e, tant’è che Sarri l’ha sostituito sia contro il Sassuolo alla prima sia contro la Sampdoria alla seconda in campionato. Fin qui, s’è visto ben poco delle sue verticaliz­zazioni e del suo destro, capace di giocate importanti per gli attaccanti. D’altra parte, la consideraz­ione di Antonio Conte e la convocazio­ne in Nazionale, dimostrano quanto siano state apprezzate le qualità di questo ragazzo che ha grandi ambizioni. «Mi si chiede della Champions League. E’ normale che il Napoli ci pensi e la voglia raggiunger­e, su questo siamo tutti d’accordo. Ovvio che per arrivarci c’è bisogno di dare continuità ai risultati. Dobbiamo centrare la prima vittoria e vedrete che le cose cambierann­o».

OTTIMISMO L’ottimismo

di Mirko Valdifiori è un segnale importante, che arriva dallo spogliatoi­o. Lui, con Higuain, Insigne e Callejon, dovrà fare la differenza domani anche se i suoi ex compagni saranno intransige­nti, proveranno a limitarne le giocate: fermarlo, limiterebb­e il gioco del Napoli. E non sarebbe roba di poco conto.

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GETTY Mirko Valdifiori, 29 anni, è alla prima stagione al Napoli

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