La Gazzetta dello Sport

Storie da derby degli uomini derby Luiz li fa vincere Melo ci sguazza

Calciatori di Inter e Milan hanno già giocato 450 stracittad­ine: Alex re rossonero, i 45 di Miranda, «Six and the City» con Balotelli star

- Giulio Di Feo @fantedipic­che

Per partite speciali servono uomini speciali? Sì, anche, ma il requisito principale che un allenatore cerca in un giocatore da derby è averne giocati altri. Sotto questo punto di vista Mancini e Mihajlovic sono messi bene: prima di stasera i giocatori di Inter e Milan hanno disputato 450 stracittad­ine. Si parla di derby «veri», quelli tra squadre nella stessa città oltre che sentitissi­mi (per posti come Londra o S. Paolo, dove di club ce ne sono tanti, abbiamo contato le rivalità più accese). Ecco, tra quelli delle due rose solo in tre non ne hanno mai giocato uno e tra questi per il solo Murillo dovrebbe esserci il battesimo (gli altri sono Ely e José Mauri). E se la bilancia pende leg- germente dal lato nerazzurro (quelli di Mancini ne hanno giocate di più, 235 a 215m e con una percentual­e di vittoria migliore), spulciando tra le cifre oltre che l’abitudine diffusa a giocarsi gare così si possono trovano anche eroi, digiuni, gare storiche e precursori.

VETERANI Tipo Abbiati, che tra quelli in tuta stasera ha giocato il derby più «antico»: esattament­e 16 anni e 6 mesi fa a San Siro finì 2-2 e di lui si ricordano le uscite altissime a disinnesca­re Ronaldo, Baggio e Zamorano. Sull’ultima uscita beccò anche il gol del pareggio di Zanetti, vero, però la prestazion­e piacque parecchio anche a Berlusconi: «In 13 anni di Milan non ho mai visto un portiere fare così. E’ il nostro paracadute, il nostro futuro». Abbiati sarà stato anche un precursore del portiere volante, ma non vanta percentual­i altissime: 19 derby di cui 18 a Milano e uno a Madrid, e 7 successi. Nel Milan lo spaccacitt­à sarà anche lui probabilme­nte in panchina e si chiama Alex, 14 derby vinti su 20, colonna dell’esquadrão imortal, il Santos di inizio millennio che coi piedini magici di Robinho e Diego mazzulava con una certa regolarità San Paolo, Palmeiras e Corinthian­s. Altri bei veterani in rossonero sono Honda, 22 derby con pochi guizzi in tre anni a Mosca , e Kucka, 7 vittorie in 12 gare tra Praga e Genova. Quanto a percentual­i, Luiz Adriano non si batte: il pilone dello Shakhtar di Lucescu (che allenava Paulo Sousa nell’Inter 1999 di cui sopra) ha battuto 9 volte su 10 il povero Metalurg Donetsk, e nell’unica sconfitta manco c’era sapore di derby visto che si giocava a Kiev. Sul lato Inter, Mancini porta fino alla vigilia il dubbio di un gigante della categoria: Miranda mastica partite così da Atletico Paranaense­Coritiba del 2 maggio 2004, da allora ne ha giocate 45 e ne ha vinte 18. Nemmeno va in panchina Vidic, che a 21 anni brindò al suo primo Partizan-Stella Rossa segnando di testa. Tante presenze ma bilancio così così per Palacio (dal Banfield all’Inter sono 20 gare e 7 vittorie), Brozovic invece potrebbe giocare a 22 anni il suo primo derby di Milano ma è già un principe della materia a Zagabria con 8 successi su 12.

GARA DA EROI Altre soffiate dai derby degli uomini derby: Cerci ha un punto in 5 gare, fatto l’anno scorso quando cambiò Poli a 9’ dal fischio finale di uno 0-0;

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LIVERANI IPP GETTY FORTE Gary Medel, 28 anni Marcelo Brozovic, 22 anni Felipe Melo, 32 anni Luiz Adriano, 28 anni

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