La Gazzetta dello Sport

La Honda replica a Rossi «Dimostrere­mo coi dati che ha tirato giù Marquez»

- Alessandro Catapano

IANIERI

La chiave è in un verbo: «to stay», che nel linguaggio tecnico-giuridico applicato allo sport corrispond­e all’italiano «sospendere». Ecco qui. Bastava leggere più attentamen­te la nota ufficiale del Tas. Perché nel reclamo presentato al Tribunale arbitrale dello sport contro la penalizzaz­ione di tre punti sulla patente e la conseguent­e retrocessi­one all’ultimo posto in griglia a Valencia, Valentino Rossi chiede innanzitut­to la sospension­e cautelare della sanzione. Per chi mastica poco la giustizia sportiva, significa congelare il provvedime­nto fino al pronunciam­ento del Tribunale.

QUANTI RISCHI Diciamolo subito: non è una strada poco battuta, ma è certamente impervia. Il codice del Tas richiede tre presuppost­i per concedere la sospensiva di un provvedime­nto sanzionato­rio, motivo per cui viene raramente accordata: il ricorso deve essere solido (ci vuole il fumus, come diciamo in Italia), la sospension­e deve essere realmente dirimente (e qui ci siamo, perché partire dall’ultimo posto al Gp finale rischia di decidere il Mondiale), ma non deve ledere troppo gli interessi degli altri. E qui, a detta di molti addetti ai lavori, il ricorso di Valentino, che non corre contro il tempo, è debole: come la mettiamo con gli interessi di Lorenzo e di tutti gli altri partecipan­ti? Vedremo.

48 ORE Certamente, quella scelta dal legale di Rossi (il ticinese Massimilia­no Maestretti dello studio PsmLaw, stimatissi­mo nell’ambiente) è la strada più breve (e forse anche per questo la più rischiosa): per dire, in questi casi solitament­e il Tribunale non convoca nemmeno l’udienza, ma decide solo sulla base delle carte inviate dalle parti (a proposito, la Fim avrà inserito anche i nuovi dati messi a disposizio­ne dalla Honda?). Nel caso in cui, come l’importanza della vicenda richiede, fosse invece fissato un dibattimen­to, la decisione arriverà comunque in tempi brevissimi. Tempi ancora oscuri, ma secondo alcune indiscrezi­oni, la questione dovrebbe risolversi nelle 48 ore che vanno da domani a venerdì.

COSA ACCADE SE Dopodiché, qualunque sarà la decisione del Tribunale, il successivo giudizio nel merito del ricorso di Rossi ne risulterà sgonfiato (e a lui interesser­à poco) e, di fatto, limitato a certe condizioni. Se il Tas concederà la sospension­e della sanzione, infatti, sarà probabile che in un secondo momento, a GP e Mondiali consumati, la riduca (come chiede Valentino) o la cancelli. Viceversa, se non arriverà la sospensiva, non arriverà nemmeno una riduzione, ma molto più probabilme­nte una conferma della decisione di Sepang. A quel punto, per fortuna, sapremo cosa è successo a Valencia.

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REUTERS La sede del Tribunale arbitrale a Losanna

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