La Gazzetta dello Sport

Zenga: «Bravi, rotto il tabù E adesso aspetto Muriel»

- Francesco Velluzzi INVIATO A VERONA

Il paradiso può attendere. Ma Walter Zenga ritrova il sorriso. Tre sconfitte di fila fuori casa, un solo pareggio conquistat­o a Napoli. Ieri è arrivato il secondo: «Era il nostro obiettivo, volevamo riprendere a far punti, ce l’abbiamo fatta». Vista così è giusta. E Zenga è timoniere navigato. Infatti quando ha capito che il Chievo andava a cento all’ora ha inserito Palombo. «Corretta interpreta­zione, ma due occasioni con Barreto e Muriel le abbiamo avute. Maran ha detto che la sua squadra meritava di più, è la sua interpreta­zione, io mi tengo la mia che è quella di aver interrotto la serie negativa fuori casa e di aver incassato l’1-1 con un gol assurdo. Ne prendiamo di reti strane, anche con Inter, Roma, Empoli, dobbiamo migliorare. Ma ne facciamo anche di belle».

SEMPRE EDER Quella di ieri porta ancora la firma di Eder, il brasiliano che Conte utilizza con l’Italia vola sul trono dei cannonieri ed eguaglia (9) il bottino della scorso torneo avvicinand­osi a grandi falcate al record di 12 gol del torneo 2013-14. «Per me conta la squadra. Certo, sono contento, ma l’importante era fare punti e dare continuità», spiega l’interessat­o. Che Zenga si coccola: «Abbiamo il capocannon­iere del campionato e ne siamo orgogliosi. Quando succede questo vanno fatte due consideraz­ioni: primo, che è un giocatore straordina­rio e ne sono convinto; secondo, che la squadra lo mette in condizioni di fare bene. Io l’ho detto in estate che poteva essere il capocannon­iere. Ma l’ho detto anche di Muriel. Se desse un po’ più di continuità saremmo ancora più pericolosi». Domenica arriva la Fiorentina a Marassi e Zenga la attende con una bella novità: «De Silvestri è recuperato».

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ANSA Walter Zenga, 55 anni

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