Destro-Giaccherini, fine della dieta gol: c’è fame di salvezza
La cura Donadoni, una terapia intensiva di ricarica dell’autostima prima di tutto, ha risvegliato i due grandi ritardatari del gol, nonché i colpi di mercato più importanti del Bologna. Nel successo contro l’Atalanta sono arrivati i sigilli di Emanuele Giaccherini e Mattia Destro. Il gol di Destro era atteso come un segnale per la svolta: non segnava da sei mesi, esattamente il 9 maggio scorso, in Milan-Roma. Per ricordare l’ultima rete italiana di Giaccherini bisogna tornare al 18 maggio 2013 in un SampJuve 3-2. Poi l’ex juventino ha speso due stagioni Al Sunderland che in estate lo ha girato in prestito secco al Bologna.
K.O. E INVOLUZIONE Ora sotto le Due Torri tutti si chiedono se occorreva l’avvento del nuovo allenatore per sbloccare gli attaccanti, ma si tratta di situazioni diverse. L’inserimento lento di Giaccherini è legato anche a un doppio infortunio
muscolare, per Destro la questione è stata principalmente psicologica: all’ansia da prestazione per il gol che non arrivava si è aggiunto un momento di involuzione e caduta di motivazioni. L’ex romanista però non è mai stato scaricato da tecnico e tifosi, infatti Destro dopo il gol ha tenuto a ringraziare il pubblico, spendendo una bella dedica per Luca Gotti, vice di Donadoni ed ex allenatore di Destro nelle nazionali giovanili, colpito in settimana da un grave lutto familiare. Giaccherini invece non stava più nella pelle. A 30 anni è uno dei veterani di questo Bologna, ma in campo corre come un ragazzino. «Il nostro è un grande gruppo, lo ha dimostrato nell’esultanza per il gol di Destro», chiosa l’ex azzurro che mira a tornare in Nazionale. «Nelle partite precedenti abbiamo pagato gli errori individuali ma questa squadra ha il potenziale per stare più in alto di dove si trova ora». Come Donadoni, anche il Giac ritiene che accontentarsi della salvezza sarebbe riduttivo, ma oggi come oggi questa è la mission del club emiliano.