La Gazzetta dello Sport

Cagliari, la casa amica Ceppitelli-Di Gennaro e la vetta è raggiunta

Sesta vittoria in 6 gare interne come l’altra capolista Cesena Il Vicenza cerca il pari troppo tardi e nel finale si arrende all'ex

- Gaetano Imparato INVIATO A CAGLIARI

Èla sera dell’ex Di Gennaro che chiude i conti con una punizione da sballo, un sinistro che incanta. È la notte del Cagliari che piazza la sesta vittoria in casa su 6 gare riaggancia­ndo la vetta, salutato dalla curva a fine partita con il coro: «Vogliamo la Serie A». È la sfida di Rastelli, cocciuto a cercare il raddoppio fino al termine, proprio come fanno i grandi allenatori, senza difendere il misero gol di vantaggio. Certo, soffre un po’ nel finale, ma legittima una vittoria giusta e meritata contro quel Vicenza che con tre vittorie in trasferta era la squadra che più di tutti, aveva brillato lontano da casa. La squadra di Marino mette realmente il naso nell’area di Storari solo nella ripresa, troppo tardi.

TATTICA A CONFRONTO Il Cagliari ha il miglior attacco della Serie B (anche in casa), il Vicenza la squadra migliore in trasferta. Ironia della sorte sblocca la gara un difensore, Ceppitelli (cross di un Murru in gran serata) che svetta di testa su Raicevic, e la chiude il regista Di Gennaro su punizione. Ma proprio nella sfida in cui le punte non si infilano alla voce marcatori, diventano tatticamen­te determinan­ti. La genialata di Rastelli è schierare l’attacco che non ti aspetti: dentro Giannetti, il più adatto alla fase difensiva, per bloccare il lato destro vicentino, Melchiorri (solito gladiatore anche se c’è da difendere alti) sul lato opposto più Farias dietro i due, ma ad azzerare praticamen­te Urso e le ripartenze vicentine. Cagliari e Vicenza, in pratica, si incastrano davanti l’area di Vigorito. Bloccata una fascia (Giannetti-Fossati e super Murru) e l’altra (Dessena e Pisacane), con Di Gennaro nella miglior gara anche per l’interdizio­ne, il gioco è fatto.

ASSALTO Il riposo cambia poco: Marino alza il baricentro, il Vicenza si disincastr­a un po’ dalla camicia di forza cucitagli addosso. Farias cerca di brillare anche in impostazio­ne, Rastelli lo cambia con Joao Pedro per dare freschezza alla manovra. I sardi si allungano, Galano e Giacomelli si infilano negli spazi, Raicevic gira al volo (23’) un tiro imparabile che Ceppitelli respinge, così come Storari, di pugno, sventa un missile dai 30 metri di Urso (33’). Rastelli rischia, fa cambi finalizzat­i al raddoppio (e trova la porta di più con Joao Pedro e Murru) mentre il Vicenza cresce, avanza e graffia. L’azzardo di restare col 4-3-1-2 rende il finale frizzantin­o, con Storari e retroguard­ia a sudarsi la pagnotta. Alla fine ha ragione Rastelli, la maggior pressione fa guadagnare la punizione di Di Gennaro: sassata a giro, Vigorito non riesce a respingere, e il gol dell’ex fa inginocchi­are al Sant’Elia anche il Vicenza (44’), leader dei blitz.

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LAPRESSE La gioia di Luca Ceppitelli, 26 anni (a sinistra), dopo il gol dell’1-0

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