La Gazzetta dello Sport

Juantorena & C. forzati del campo «Finché si vince...»

Reduci dall’Europeo fanno grandi numeri Osmany: «Felice di essere tornato in Italia»

- Valeria Benedetti

Èrientrato in Italia e, tempo due giornate, è già in testa alla classifica marcatori. Una media di ventisei punti a partita, per gradire, e soprattutt­o per la felicità della Lube Civitanova. Osmany Juantorena ha fatto il suo ingresso in Superlega come un ciclone. Lui, come buona parte dei reduci dall’Europeo finito solo pochi giorni prima del campionato. Numeri da capogiro e straordina­ri in campo per gente che, in teoria, sarebbe dovuta arrivare “scarica” e con la necessità di riposare dopo un’estate impegnata con le nazionali. «Infatti inizialmen­te il programma era altro - ammette ridendo l’italo-cubano che quest’anno ha vestito per la prima volta la maglia azzurra -. In teoria avrei dovuto riposare un po’ di più adesso ma ci sono tanti infortuni, e non solo nella nostra squadra vedo. Però è così, si sa che di tempo ce n’è poco, soprattutt­o se sei in un club ambizioso. E poi, finché si vince...Qualche giorno in famiglia e si riparte con la carica».

Il rientro nel campionato italiano è stato all’altezza delle aspettativ­e?

«Assolutame­nte sì, il campionato mi sembra di nuovo in crescita e molto equilibrat­o. L’ho detto alla prima giornata: quest’anno chi arriverà primo nella stagione regolare, lo farà con pochissimo distacco».

Ultima del girone di andata a Trento il 13 dicembre.

«Già, mamma mia. È stata la mia squadra del cuore. La mia città. Sinceramen­te speravo di giocarci la prima volta a Civitanova. Saranno emozioni forti, non le conosco ancora neanche tutte. Ma sono felice di aver scelto la Lube e il so progetto. So che si aspettano tanto e quindi mi impegnerò al massimo».

Un’estate con la maglia azzurra, entrato in gruppo in un momento particolar­e. Il bilancio?

«Bello. Non posso e non voglio giudicare quello che è successo prima. Ai ragazzi ho detto fin da subito: giochiamo e basta,

pensiamo a divertirci, a dare il massimo. Le critiche le voci, i giornalist­i, lasciamo stare tutto e pensiamo solo a noi. Anche l’ultima gara alla Coppa del Mondo, il conto dei set, la pressione. Dovevamo giocare senza pensare a tutto questo. I conti si fanno alla fine».

E sono tornati?

«Sì molto. Volevamo Rio da quando ci siamo radunati ad agosto ed è un’emozione bellissima

sapere di esserci. All’Europeo, non mi nascondo, volevamo l’oro. È arrivato un bronzo ed è comunque una bella soddisfazi­one».

Due anni in Turchia e poi ha deciso di tornare. Perché?

«Perché avevo già deciso così. L’esperienza è andata bene, sono cresciuto, ho conosciuto una cultura diversa, abitudini diverse, ma sapevo di voler tornare dopo un paio di anni. Con tutto il rispetto per il campionato turco, finché ce la faccio voglio giocare in un campionato di alto livello. Poi quando mi accorgerò di calare farò altre valutazion­i»

Domani comincia anche la Champions League: un altro impegno e un altro obiettivo per la Lube Civitanova.

«Eh sì, un altro obiettivo. Non abbiamo un girone facilissim­o (i belgi del Roeselare, primi avversari, i cechi del Liberec e i polacchi del Belchatow, ndr). la squadra però c’è, ora pensiamo solo a qualificar­ci al turno successivo prima possibile, con le nostre forze, poi vedremo dopo chi troveremo». E con un Osmany così, tutto è possibile.

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1. Osmany Juantorena, 30 anni, attaccante di Civitanova 2. Filippo Lanza, 24 anni, LUBE/SPALVIERI capitano di Trento 3. Earvin Ngapeth, 24 anni,
TARANTINI oro europeo e schiacciat­ore di Modena
TARANTINI
1 1. Osmany Juantorena, 30 anni, attaccante di Civitanova 2. Filippo Lanza, 24 anni, LUBE/SPALVIERI capitano di Trento 3. Earvin Ngapeth, 24 anni, TARANTINI oro europeo e schiacciat­ore di Modena TARANTINI
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