Il mistero dell’aereo Gli 007 americani: «Ipotesi terrorismo»
Usa e Mosca non escludono l’attentato sul volo caduto nel Sinai. Il pilota non lanciò nessun allarme
Nelle indagini sull’aereo della low cost russa Metrojet precipitato sabato nella penisola del Sinai con 224 passeggeri prende corpo l’ipotesi di un attentato e in particolare di una bomba a bordo. È stato lo stesso direttore della National Intelligence Usa, James Clapper, a non trascurare la possibilità di un atto di terrorismo. «Non abbiamo ancora prove dirette di un coinvolgimento di terroristi», ma non lo
I chilometri quadrati dell’area setacciata nel Sinai dalle squadre di ricerca. Qui si trovano i resti dei cadaveri e i frammenti dell’aereo. escludo, ha detto Clapper parlando con i giornalisti a Washington. E anche il Cremlino ha ammesso che in questa fase «non si può escludere» nessuna possibilità. Uno scenario su cui lavorano anche esperti egiziani secondo cui dall’esame preliminare della scatola nera è emerso che il pilota non aveva lanciato alcun allarme anche se fino ad ora non sono state trovate tracce di esplosivo. L’aereo non sarebbe stato colpito da un corpo esterno, escludendo quindi l’abbattimento da parte di un missile.
IL PRECEDENTE Gli esperti sono molto prudenti, ma l’ipotesi di un’esplosione dall’interno è definita «probabile». «Una decompressione esplosiva dovuta ad un cedimento strutturale non porta comunque alla distruzione immediata dell’aereo», ha spiegato il direttore centrale del coordinamento degli aeroporti dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac), Giuseppe Daniele Carrabba. Sullo stato dell’aereo, che aveva subito un danno nel 2001 colpendo la pista con la parte posteriore in fase di atterraggio all’aeroporto del Cairo, è intervenuto un dirigente della compagnia aerea russa. «Era stato riparato perfettamente e le riparazioni non ne hanno variato le caratteristiche». Dagli Anni 80 l’unico aereo ad essersi spezzato in volo è stato il Boeing 747 della Pan Am diretto da Londra a New York, esploso il 21 dicembre 1988 sulla cittadina scozzese di Lockerbie per la detonazione di un ordigno al plastico in una valigia caricata nella stiva. Da allora è stata adottata la regola secondo cui nessun bagaglio può salire a bordo senza il passeggero che lo accompagna.