La Gazzetta dello Sport

Il Genio di Pjanic per avvicinare il sogno ottavi

Squalifica­to per il derby, il fantasista di Roma e Bosnia sfida il Bayer e l’Irlanda: obiettivo gli ottavi e il visto per la Francia

- CECCHINI, PUGLIESE

Questione di attimi, di adrenalina che sale, di fatica che appanna, di lingua e corpo non perfettame­nte sotto controllo. E così una protesta e un braccio largo, almeno per tre settimane, lo hanno scaraventa­to all’improvviso fuori dalla resa dei conti del Grande Raccordo Anulare. Niente derby per Miralem Pjanic e soltanto l’Europa da conquistar­e sotto i suoi tacchetti. Non il massimo della vita per il Piccolo Principe di una Roma di cui in questa stagione sembra essere diventato il leader, ma quanto basta per non poter mai staccare la spina nel rosario di giorni che lo attende. Domani arriverà la sorta di spareggio virtuale contro il Bayer Leverkusen – in palio la qualificaz­ione agli ottavi di Champions League – e subito dopo, durante la sosta dedicata alle nazionali, lo spareggio andata e ritorno contro l’Irlanda, che potrebbe aprire alla Bosnia le porte dell’Europeo 2016.

CANNONIERE Intendiamo­ci, dal 2011 Pjanic ha imparato bene cosa significhi giocare la Stracittad­ina e quindi saltare per squalifica la sfida di domenica. Inutile dire che, dopo la sconfitta di sabato contro l’Inter, il match contro la Lazio assume tinte ancora più fosche perché, al solito, chi si ferma è perduto. A perderci, ovvio, è soprattutt­o la Roma, poiché il fantasista bosniaco in questo momento è il capocannon­iere stagionale della squadra con 6 gol. Merito soprattutt­o di un piede su punizione degno dei migliori specialist­i del genere, e non è un caso che gli strateghi del Bayer Leverkusen in questi giorni continuino a raccomanda­re ai giocatori rossoneri di non fare falli al limite della propria area se vogliono evitare una specie di «esecuzione» come quella comminata durante la partita di due settimane fa a Leverkusen. LA BOSNIA CI CREDE In questo calcio senza pause, se Trigoria piange, almeno Sarajevo sorride. Il fatto che Pjanic possa arrivare al doppio impegno con la Bosnia senza le scorie del derby, infatti, lascia ben sperare in vista della doppia sfida contro l’Irlanda, ma il futuro è domani e la Champions che incombe. Pareggiare, o addirittur­a perdere, segnerebbe quasi l’addio agli ottavi, con i relativi introiti (almeno una dozzina di milioni) che potrebbero maturare. La dirigenza, con saggezza, non ha inserito nel business plan la certezza dell’introito, però è naturale che al momento del sorteggio tutti abbiano pensato a un passaggio del turno più che possibile. Per questo, quindi, c’è bisogno di Pjanic, delle sue geometrie e della sua eleganza. Diciamo la verità: uno come lui senza Champions e senza Europeo sarebbe davvero sprecato. E in nome della bellezza, Bayer e Irlanda, forse, potrebbero persino farsene una ragione.

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G 2 Il fantasista bosniaco mentre lascia il campo a San Siro, dopo l’espulsione di sabato
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G 3 Miralem esulta con la maglia della Bosnia, con cui...
ACTION IMAGES G 1 La punizione con cui Miralem Pjanic, 25 anni, ha segnato il 3-2 col Bayer Leverkusen EPA G 2 Il fantasista bosniaco mentre lascia il campo a San Siro, dopo l’espulsione di sabato BOZZANI G 3 Miralem esulta con la maglia della Bosnia, con cui...
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