La Gazzetta dello Sport

Campione di onestà «Ricciardo? Tutto ok Giusto non punirlo»

Arrivabene: «Continuava ad incolparsi, ho dovuto fermarlo. Il k.o. salutare in vista di un 2016 durissimo»

- Luigi Perna INVIATO A CITTÀ DEL MESSICO

L’umiltà di Sebastian Vettel non finisce mai di stupire. Forse è per questo che alla Red Bull lo amavano tanto e consideran­o il suo addio una perdita enorme. Non bastassero le pubbliche scuse che il quattro volte campione del mondo ha fatto dopo gli errori costati il ritiro per incidente nel GP del Messico, ieri è arrivata anche la sua «rettifica» alle dichiarazi­oni che aveva rilasciato a caldo sul contatto alla prima curva con Daniel Ricciardo. «Ho rivisto le immagini alla tv e credo sia stato corretto da parte dei commissari non punirlo — spiega Vettel —. Ci siamo toccati, è vero, ma non si può dare una penalità per un’azione del genere, perché non era intenziona­le. Non lo rimprovero».

OCCHIETTO Detto da uno che in cuor suo puntava alla vittoria e invece si è ritrovato con una gomma bucata da un avversario al primo giro, è un bell’atto di onestà. Raro, fra i piloti. Tanto più che da quel contatto sono scaturite tutti i guai di Vettel, costretto a una gara di rimonta dal fondo che l’ha portato a esagerare e a commettere prima un testacoda e poi l’uscita di pista in cui ha distrutto la sua Ferrari. «Probabilme­nte stavo chiedendo troppo», ha ammesso Seb con il solito candore. Alla fine era così affranto che non si dava pace. Seppure fosse il suo primo ritiro per incidente dopo oltre 100 gare immacolate. «Continuava a scusarsi e a incolparsi pesantemen­te — racconta il team principal Maurizio Arrivabene —. Tanto che ho dovuto fermarlo: “Basta Seb, non esagerare. Si vince e si perde tutti insieme, questo è il nostro spirito di squadra, perciò andiamo avanti. Ricordati che il tuo obiettivo è Nico Rosberg”. A quel punto gli è tornato il sorriso e anche l’occhietto cattivo…».

CARATTERE Il rammarico di Vettel, ora a 21 punti dal secondo posto nel Mondiale occupato dal rivale e connaziona­le della Mercedes, scaturisce anche dalla consapevol­ezza di aver avuto fra le mani una delle migliori Ferrari dell’anno, nonostante la rossa sia andata via dal Messico con un doppio ritiro per incidente e zero punti. «Poche volte siamo stati così vicini alle Mercedes per prestazion­i», riflette il tedesco. Ma Arrivabene vede la vicenda da un’altra prospettiv­a: «Dopo aver toccato quest’anno il cielo con un dito, abbiamo toccato anche il fondo. È una buona lezione. Soprattutt­o per l’anno prossimo, che sarà durissimo, perché tutti si aspetteran­no grandi corse dalla Ferrari e noi ci troveremo a dover affrontare altre giornate difficili. Non rimprovero nulla a Seb e a Kimi: gli incidenti capitano nelle corse (per Raikkonen quello con Bottas è però stato il secondo in tre gare; n.d.r.). La giornata vissuta in Messico è di quelle che ti rafforzano il carattere».

REAZIONE Restano due gare alla fine del Mondiale e la Ferrari vuole chiudere da protagonis­ta, a caccia della quarta vittoria, per prendere lo slancio verso la rincorsa al titolo nel 2016. Il potenziale per fare bene in Brasile e ad Abu Dhabi sembra esserci, perché la SF15-T ha mostrato un crescendo continuo nella seconda parte del campionato. «C’è in tutti la voglia di rifarsi, soprattutt­o dopo questa delusione – conclude Arrivabene —. Seb può puntare al secondo posto nel Mondiale e Kimi a scavalcare Bottas al quarto posto. Non molleremo di un centimetro».

 ?? REUTERS ?? Sebastian Vettel, 28 anni: 12 podi finora alla 1a stagione
Ferrari
REUTERS Sebastian Vettel, 28 anni: 12 podi finora alla 1a stagione Ferrari
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy