La Gazzetta dello Sport

AL SUD SORPRESA CHIAMA SORPRESA

- di NICOLA BINDA

La Serie B è scesa in campo chiedendo verità per Giulio Regeni, uno dei più grandi misteri degli ultimi anni in Italia. Il vero mistero del campionato invece resta il Cagliari, lo squadrone che avrebbe dovuto dominare e che invece ha lasciato l’opera a metà, limitandos­i a fare un girone d’andata all’altezza. Nel girone di ritorno il rendimento è stato normale e forse agli inseguitor­i vengono i rimpianti per non averci creduto prima. Soprattutt­o al Bari, che se aveva ancora una piccola speranza di rimonta (dovendo giocare lo scontro diretto in casa tra due turni) l’ha definitiva­mente bruciata pareggiand­o col Modena. Si merita un monumento Rosina, che ha evitato una imperdonab­ile sconfitta con un gol comunque storico, perché è stato il numero mille di questa stagione.

Non ha rimpianti invece il Trapani, felice comunque di questo magnifico volo che l’ha proiettato al terzo posto: se però Cosmi ripensa a quel velenoso 2-2 con i sardi maturato in extremis (vincendo oggi sarebbe stato a -5...), qualche moccolo potrebbe anche tirarlo. Il volo trapanese è fatto di 8 vittorie consecutiv­e e in B nel Dopoguerra ha fatto meglio solo la Spal nel 1950-51 (11 successi). Lo stesso Cosmi ha fatto di più, ma a cavallo di due campionati, con il Brescia: 9 vittorie di fila tra il 2006-07 e 2007-08. Sì, lui sa proprio come si sa. Attenzione...

E così, mentre il Sud si prepara a mettere un’altra bandierina in Serie A con il Crotone che (venerdì a Modena basterà non perdere) riporterà la Calabria ai massimi livelli, il campionato potrebbe lanciare un’altra sorpresa. Se la stagione scorsa sono volati in alto Carpi e Frosinone (e una sembra destinata a salvarsi), adesso oltre al Crotone (che con Modesto ha trovato il marcatore numero 18, il massimo del torneo: è questo il vero segreto di Juric) si candida un Trapani che, da terzo e in queste condizioni di forma, ai playoff sarà il favorito. Se ne faccia una ragione la Serie A che, con le sue decisioni unilateral­i in Lega, ha messo paracaduti monstre ai suoi club nella speranza di recuperarl­i in fretta. Bene ha fatto la B - anche se Abodi invoca da tempo decisioni condivise tra leghe - a rispondere negando i propri contributi ai già beneficiat­i club retrocessi. Il denaro aiuta eccome, ma in campo non sempre il più ricco vince. Per fortuna.

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