La Gazzetta dello Sport

Cagliari a fatica Spicca solo Sau Il Lanciano c’è: sfiorato il colpo

«Siamo stanchi». Ferrari pareggia: bella risposta dopo il -5. Maragliulo esulta

- Mario Frongia CAGLIARI

La Serie A può attendere. Il Cagliari che boccheggia con un Lanciano feroce e determinat­o (anche per i 5 punti di penalizzaz­ione beccati in settimana) è l’icona di una squadra insicura, stanca, con la testa pesante. L’ 1- 1 lascia l’amaro in bocca agli ospiti. «Avrei firmato per un pari. Alla luce di quel che abbiamo fatto si poteva anche vincere» gongola Maragliulo. Il tecnico degli abruzzesi accelera: «Se avessimo aspettato il Cagliari, sarebbe andata peggio. A 4 gare dalla fine per salvarti bisogna cercare di giocare. La penalizzaz­ione? I ragazzi hanno reagito bene».

STANCHEZZA Il Cagliari balbetta e gli inseguitor­i non mollano. La squadra di Rastelli gioca sabato sempre in casa con il Livorno: per andare in A deve vincere e sperare nel pari delle rivali. Ma dopo questa prova opaca ci pensano in pochi. «Abbiamo raschiato il fondo del barile. Se a 5 minuti dalla fine ti rendi conto che rischi più di perdere che di vincere, è bene accontenta­rsi: pareggiand­o in casa con Novara, Spezia e Perugia saremmo già in A» spiega Rastelli. «Siamo stanchi, Deiola e Munari faticavano. I cambi? Ceppitelli sta stringendo i denti, mi ha chiesto di uscire, Di Gennaro ha pagato dazio». Il Cagliari a caccia del record di 23 vittorie (Zola e soci nel 2003-04, primi in B con 83 punti col Palermo) è parso correre con un’incudine sulle spalle. Eppure i rossoblù sono partiti bene, ma è mancato l’ultimo passaggio. Sau (8 gol) sblocca con una magia da fuori area all’incroci). I rossoblù hanno cercato il bis, ma è stato il Lanciano con Ferrari a gelare i 14mila spettatori: la punta ha beffato Ceppitelli e Capuano ma a tu per tu con Storari ha messo fuori. I sardi hanno risposto con Munari, Sau, Deiola e Di Gennaro. Il 2-0 sembrava vicino, invece è arrivato l’1-1: indecision­e di Ceppitelli, Ferrari fulmina Storari.

FISCHI Il Lanciano dopo il pari è cresciuto. Ci provano Vastola, Bacinovic e Marilungo. Il Cagliari è invece stato sempre meno lucido. Il primo corner per la vice capolista è arrivato al 30’ della ripresa. La sostituzio­ne di Di Gennaro per Fossati non ha aiutato. Poi Rastelli ha tolto anche Sau, dolorante, per il centrocamp­ista Tello. L’unico brivido lo offre Fossati: destro secco, Cragno in angolo. Poi la fine, con i fischi del Sant’Elia a Minelli (negato un rigore al Cagliari) e soprattutt­o alla squadra di Rastelli. «Dal 12 luglio abbiamo l’obbligo di vincere sempre: è logorante. Altre squadre si sono nascoste e sono più leggere mentalment­e. Ai ragazzi non rimprovero nulla, quel che conta è salire» conclude il tecnico. La A è dietro l’angolo. Ma quanta fatica.

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