La Gazzetta dello Sport

Valverde-Nibali è sfida totale

Oggi la 102a Liegi per i fuoriclass­e più eclettici, che vincono classiche e grandi giri Rischio neve: lo Squalo usa un prototipo di giubbino riscaldato da resistenze interne

- Claudio Ghisalbert­i INVIATO A LIEGI (BELGIO) DOMENICA 24 APRILE 2016

Una sfida totale. Un faccia a faccia spietato, che comincia oggi a Liegi e si concluderà domenica 29 maggio a Torino. Da una parte Vincenzo Nibali, dall’altra Alejandro Valverde. In mezzo, le strade valloni della Liegi-BastogneLi­egi e quelle rosa del Giro d’Italia. I due campioni hanno pochissime cose in comune, una però è determinan­te: sono gli unici a sapere vincere grandi giri e classiche Monumento. Fuoriclass­e. Il siciliano dell’Astana ha nel suo palmares Vuelta, Giro e Tour — in ordine di conquista — più il Lombardia. Lo spagnolo della Movistar risponde con una Vuelta, ma anche con tre Liegi-BastogneLi­egi e quattro Freccia Vallone, che resta una delle più importanti corse al mondo. Chapeau.

ROUND Al primo round della sfida, quello odierno nella 102a edizione della Doyenne (ultima classica di primavera, 253 km, 10 côtes con la novità della Naniot in pavé nel finale), si presentano da posizioni opposte. Nibali s’è preparato al freddo e in altura al Teide, in ritiro con i compagni di squadra. E’ sceso venerdì 15 aprile ed è andato al Trentino, ma il risultato però è stato deludente; 21° a 6’58” da Mikel Landa. Valverde ha preparato anche lui la sfida a Tenerife, ma al sud, al mare, al caldo e con la famiglia. Poi è andato alla «Castilla y Leon» dove ha dominato e mercoledì alla Freccia non ha solo vinto, ha entusiasma­to. Stati d’animo opposti, dicevamo. Nibali, prima della ricognizio­ne, sonnecchia­va: «Sono “a bloc”. Venerdì sera dal Trentino sono andato alla Malpensa. Panino al bar, volo su Bruxelles, aeroporto blindato al punto che non riuscivamo neppure a raggiunger­e il nostro van. In hotel sono arrivato verso le due del mattino. Ho sbagliato, era meglio fermarsi a Milano e viaggiare con calma questa mattina (ieri, ndr)». Dopo la brevissima ricognizio­ne, una trentina di chilometri totali, non è che il clima fosse molto più allegro: «Non ho buone sensazioni — prosegue —, forse non ho ancora assimilato l’altura. In Trentino ho fatto una fatica boia e non mi sono mai sentito a posto. Eh sì che al Teide ero quello che pedalava meglio di tutti. Spero di sbloccarmi». L’allenatore Paolo Slongo spiega: «Al Trentino, Vincenzo aveva i battiti alti. Anche ve- nerdì, quando è andato in fuga, ha pedalato in salita a 366 watt medi con una frequenza cardiaca di 177 pulsazioni. Quando sta bene, ha una soglia tra i 165 e i 175. Per lui era come correre con un limitatore. Però sono fiducioso, credo che i processi fisiologic­i di adattament­o all’altura siano finiti e che si comincino a vedere i sacrifici».

MILLE La splendida condizione di forma, invece, mette a mille il morale di Valverde che oggi cerca il poker ( come Argentin, Merckx èa 5). Per oggi il problema principale di Alejandro è il meteo. «La Liegi è importante ma il mio obiettivo prioritari­o è il Giro quindi non voglio correre il rischio di ammalarmi. Se le condizioni dovessero essere estreme salgo in ammiraglia». In effetti le previsioni sono allarmanti e qualcuno ipotizza un’edizione simile a quella del 1980, quando metà gruppo si ritirò dopo pochi chilometri e Bernard Hinault restò solo negli ultimi 80 km fino al trionfo. Questa mattina alla partenza sono previsti 6 gradi, ma con vento da nord-ovest fino a quasi 40 orari: la temperatur­a percepita sarà di 2 gradi. Spingendos­i verso Bastogne, le possibilit­à che nevichi sono tra il 35 e il 40 per cento. Per non congelarsi, come alla Sanremo del 2013, Nibali ha studiato qualcosa di speciale: cambio completo in ammiraglia e giubbino termico. Un prototipo termico per davvero. In pratica, è stato preso un giubbino invernale e foderato all’interno. In mezzo, solo sul tronco, sono state messe delle resistenze. Caricato per tutta la notte, ha un’autonomia di sette ore. Vincenzo avrà anche la possibilit­à di regolare la temperatur­a.

 ?? EPA ?? Vincenzo Nibali, 31 anni, e Alejandro Valverde, 36 domani: ricordate il duello in volata al Mondiale di Firenze 2013?
EPA Vincenzo Nibali, 31 anni, e Alejandro Valverde, 36 domani: ricordate il duello in volata al Mondiale di Firenze 2013?

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