La Gazzetta dello Sport

Roma-Napoli da 145 reti

Da Salah al Pipita, a chi il miglior attacco? Cooperativ­a del gol tra i gialloross­i (a segno in 18), gli azzurri benedicono quel fenomeno di Higuain

- Mimmo Malfitano Andrea Pugliese

Altro che secondo posto, qui domani c’è in ballo il primato. Non varrà lo scudetto, ok, quella è tutta un’altra storia e non riguarda neanche Napoli e Roma, bensì una Juve lanciatiss­ima verso il suo quinto titolo consecutiv­o. Molto più sempliceme­nte, invece, le squadre di Sarri e Spalletti si giocano il titolo di miglior attacco del campionato: per ora sono avanti i gialloross­i di una lunghezza (73 gol fatti contro i 72 dei campani), un piccolo ribaltone rispetto alla classifica attuale.

COOPERATIV­A DEL GOL Nella Roma, tra l’altro, se è vero che manca un vero e proprio bomber (il re del gol gialloross­o attualment­e è Salah con 12 centri personali), è anche vero che vanno a segno un po’ tutti. Una gran bella cooperativ­a del gol, insomma, con ben 18 giocatori (nel Napoli in tutto sono 11) che hanno vissuto la gioia di festeggiar­e una rete personale (e sarebbero addirittur­a 19 nel corso della stagione, consideran­do anche Torosidis a segno a Borisov, in Champions League). Una tendenza iniziata sotto la gestione di Rudi Garcia e andata avanti anche successiva­mente, quando sulla panchina romanista è arrivato Luciano Spalletti. Tra i 18 romanisti ci sono anche due giocatori emigrati nel mercato di gennaio altrove (Gervinho con 6 centri e ora in Cina e Iturbe con solo un gol, adesso al Bornemouth), ma soprattutt­o c’è un Edin Dzeko che si gode un insolito podio, terzo marcatore gialloross­o con 8 reti all’attivo (subito dopo il connaziona­le Pjanic, fermo a quota 9). Lui doveva essere l’uomo da 15-20 reti, il centravant­i capace di mettere le ali ai gialloross­i e fargli sognare lo scudetto. Si è rivelato un mezzo flop, se non totale. Ma alla fine comunque in doppia cifra ci è arrivato, consideran­do anche le due reti realizzate in Champions ( al Bayer Leverkusen ed al Barcellona).

FINALI CHIC

L’altro aspetto che sorprende un po’ è la distribuzi­one dei gol gialloross­i, con il 42,5% delle reti che arrivano nell’ultima mezz’ora di gioco (31 su 73). Il che farebbe pensare a uno stato di forma sufficient­emente buono della squadra, spesso e volentieri criticata nella gestione Garcia proprio da questo pun- to di vista. Evidenteme­nte, però, la Roma riesce ad accelerare e ad aumentare i giri proprio sul lungo, quando gli altri perdono qualcosa sotto il profilo della lucidità e della brillantez­za. Una tendenza che accomuna le due squadre, visto che nello stesso arco di tempo il Napoli realizza il 38,9% dei suoi gol (28 su 72).

COPPIA DORATA

I numeri del Napoli, tra l’altro, evidenzian­o un dato inconfutab­ile: tatticamen­te l’interesse maggiore è per la fase offensiva. Basta scorrere la classifica dei cannonieri per farsene un’idea. Sui 72 gol realizzati finora, 59 sono stati segnati dagli attaccanti. E dal calcolo so- no stati esclusi Hamsik e El Kaddouri, altrimenti sarebbero stati 65 concentrat­i in 7 giocatori. Gol mai banali, in ogni modo, che hanno permesso a Maurizio Sarri di giocarsi da protagonis­ta il suo secondo anno di serie A, dopo quello vissuto a Empoli. E non solo. La maggior parte delle prodezze napoletane hanno la doppia firma, ovvero, Gonzalo Higuain e Lorenzo Insigne. Insieme, hanno sommato 42 reti: il primo è fermo a quota 30 dopo le tre giornate di squalifica rimediate in seguito ai fatti di Udine; il secondo, invece, con 12 gol ha stabilito il suo massimo personale. Gli altri attaccanti sono stati meno prolifici, ma importanti nell’assistenza sotto rete: dopo il Pipita e Insigne, nella classifica cannonieri del club seguono Callejon (6), Mertens e Gabbiadini (5).

RECORD IN SERIE A A quattro partite dal termine del campionato, al Napoli mancano 6 gol per stabilire il suo record di reti in serie A, 77, stabilito con Rafa Benitez nella stagione 2013-14, mentre il Pipita è ancora in corsa per la Scarpa d’Oro dopo aver battuto il suo record personale di reti realizzate, stabilito con il Real Madrid (27). Ed è proprio domani, all’Olimpico, che l’attaccante argentino rientrerà dopo la lunga squalifica. In sua assenza, il Napoli ha realizzato 9 reti (3 al Verona e 6 al Bologna), contro avversari demotivati e poco convinti, mentre nell’unica partita vera disputata, a San Siro, è stato sconfitto dall’Inter. Contro la Roma, sarà l’ultimo test impegnativ­o per la difesa del secondo posto e si avrà pure l’opportunit­à per sfatare la tradizione non proprio favorevole negli scontri diretti, giocati lontano dal San Paolo.

IL CONFRONTO L’egiziano unico in doppia cifra per Spalletti: 12, come Insigne nei campani Tante reti arrivate nei 30 minuti finali: 42,5% per la Roma, 38,9% per gli ospiti

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