Biglia e Candreva ai saluti La Lazio vuole gli ultimi acuti
Biglia e Candreva, un ultimo regalo prima del (molto probabile) addio alla Lazio. Non è un mistero che il play argentino e l’esterno romano siano i giocatori biancocelesti più corteggiati (in Italia e all’estero). E non è un mistero che il club romano (a differenza di quanto fece un anno fa) non li dovrebbe trattenere. Prima però di un doppio divorzio dal quale potrebbero guadagnare tutti la Lazio pretende dai due giocatori un ultimo favore: guidare la squadra alla missione (quasi impossibile) di conquistare un posto nella prossima Europa. Così oggi a Marassi Simone Inzaghi punta soprattutto sul loro estro per tornare a vincere dopo la battuta d’arresto con la Juve. Match che Candreva ha dovuto saltare, e la sua assenza si è fatta sentire. Il ritorno dell’azzurro è un’ottima notizia per Inzaghi, ma il tecnico dovrà comunque fare a meno di Klose, Parolo, Matri e Bisevac, oltre che dei lungodegenti De Vrij, Kishna e Radu e dello squalificato Patric. Assenze numerose e pesanti, ma la Lazio deve assolutamente prendere i tre punti per sperare ancora nella qualificazione europea.
QUI SAMP Alvarez sì, Ferrero no. Il fantasista argentino, seppur non al meglio, è stato convocato da Montella, che non vuole rinunciare a lui per completare il suo 3-4-2-1. Se confermerà gli ultimi progressi Alvarez potrebbe essere schierato fin dal primo minuto, altrimenti andrà in panchina lasciando il posto a Correa e pronto a subentrare nel finale. Niente da fare invece per Moisander. «Voglio vedere - ha annunciato Montella – lo stesso spirito mostrato col Sassuolo». Non dovrebbe essere allo stadio il presidente Massimo Ferrero. Avrebbe voluto spingere con la sua presenza la squadra allo sprint salvezza, ma sarà quasi certamente costretto a rinunciarci da una lieta notizia: ieri, infatti, è nato a Roma Oscar, il sesto figlio del proprietario del club blucerchiato.