La notte magica di Ivan Un sinistro da cineteca E pure Kalinic ringrazia
Stella nerazzurra decisiva: ispira il gol del centravanti viola che ricambia con l’assist finale. Ed è l’apoteosi degli «italiani»
Due «italiani» scappano da noi e ci regalano la Spagna. L’interista Ivan Perisic e il viola Nikola Kalinic, un assist e un gol a testa, hanno affondato la Spagna imbattuta da 10 partite ufficiali e all’Europeo addirittura dal 20 giugno 2004, quando perse col Portogallo per un gol di Nuno Gomes, allora già ex viola. Oltre che bellissimo, quello di tacco di Nikola Kalinic è stato un gol quasi storico. La Spagna all’Europeo non prendeva gol da 7 partite, in partite ufficiali da 10. Due strisce da 734 e 949 minuti in-nterrotte al tramonto del primomo tempo dallo splendido tacco di Kalinic.
7 MESI, 3 GOL E dire che Nikolala in partite vere aveva segnato 3 miseri gol negli ultimi 7 mesi, a Chievo, Atalanta e Juventus.s. Poi una tripletta facile facile il 4 giugno scorso al San Marino,o, sgambata chiusa sul 10-0. Cer-rto, in nazionale gioca poco per-rché la prima scelta di Cacic èè Mandzukic, e infatti quello di ieri è stato il suo debutto in que-esto Europeo. Però è innegabilele che dopo un grande autunnono con la Fiorentina, 12 gol in 2 mesi tra settembre e novembre,e, il lungo croato era calato in ma-aniera vistosa, impreciso e senzaza reti.
le volte in cui Perisic è stato parte attiva in un gol (4 reti, 3 assist) per la Croazia nei tornei internazionali. Solo Suker (10: 9 gol e un assist) ha fatto meglio
volta in questo Europeo che due giocatori si scambiano assist e gol: dopo gli slovacchi Hamsik-Weiss, ecco i croati Perisic e Kalinic PERISIC PREMONITORE Il leggero infortunio muscolare di Mandzukic gli ha aperto la strada verso la titolarità e Nikola ne ha approfittato. Prima lottando con grande impegno riuscendo a infastidire e costringere all’errore soprattutto Sergio Ramos e De Gea, poi sfruttando in maniera elegantemente acrobatica l’assist dell’interista Perisic. Che invece con la Croazia è titolare fisso e che alla vigilia aveva respinto ogni idea di «biscotto» dichiarando che la Croazia voleva solo vincere: «Noi non facciamo nessun calcolo, vogliamo vincere e arrivare primi». Detto il lunedì, fatto il martedì.
GOL ITALIANI Non per paura dedell’Italia o della parte bassa del tabellone, piena di squali famfamosi, ma per concetto, filosofiafia e voglia di dimostrare il propriprio valore. E così è stato. Alla finfine del primo tempo Perisic ha offofferto la palla a Kalinic, alla finene del secondo ha chiuso al megliglio il contropiede lanciato dal comcompagno della Fiorentina. Cancellato il terzo gol italiano della serata, quello dell’ormai ex juventino Morata, aal quale Perisic aveva risposto a brutto muso e con gli occhi chiari pieni di fuoco in uno scontro a metà del secondo tetempo. La Croazia aveva fameme, la Spagna meno. E gli «italianliani» l’hanno spedita verso di nonoi per il remake della finale 202012.