La Gazzetta dello Sport

La notte magica di Ivan Un sinistro da cineteca E pure Kalinic ringrazia

Stella nerazzurra decisiva: ispira il gol del centravant­i viola che ricambia con l’assist finale. Ed è l’apoteosi degli «italiani»

- Filippo Maria Ricci INVIATO A BORDEAUX (FRANCIA) @filippomri­cci

Due «italiani» scappano da noi e ci regalano la Spagna. L’interista Ivan Perisic e il viola Nikola Kalinic, un assist e un gol a testa, hanno affondato la Spagna imbattuta da 10 partite ufficiali e all’Europeo addirittur­a dal 20 giugno 2004, quando perse col Portogallo per un gol di Nuno Gomes, allora già ex viola. Oltre che bellissimo, quello di tacco di Nikola Kalinic è stato un gol quasi storico. La Spagna all’Europeo non prendeva gol da 7 partite, in partite ufficiali da 10. Due strisce da 734 e 949 minuti in-nterrotte al tramonto del primomo tempo dallo splendido tacco di Kalinic.

7 MESI, 3 GOL E dire che Nikolala in partite vere aveva segnato 3 miseri gol negli ultimi 7 mesi, a Chievo, Atalanta e Juventus.s. Poi una tripletta facile facile il 4 giugno scorso al San Marino,o, sgambata chiusa sul 10-0. Cer-rto, in nazionale gioca poco per-rché la prima scelta di Cacic èè Mandzukic, e infatti quello di ieri è stato il suo debutto in que-esto Europeo. Però è innegabile­le che dopo un grande autunnono con la Fiorentina, 12 gol in 2 mesi tra settembre e novembre,e, il lungo croato era calato in ma-aniera vistosa, impreciso e senzaza reti.

le volte in cui Perisic è stato parte attiva in un gol (4 reti, 3 assist) per la Croazia nei tornei internazio­nali. Solo Suker (10: 9 gol e un assist) ha fatto meglio

volta in questo Europeo che due giocatori si scambiano assist e gol: dopo gli slovacchi Hamsik-Weiss, ecco i croati Perisic e Kalinic PERISIC PREMONITOR­E Il leggero infortunio muscolare di Mandzukic gli ha aperto la strada verso la titolarità e Nikola ne ha approfitta­to. Prima lottando con grande impegno riuscendo a infastidir­e e costringer­e all’errore soprattutt­o Sergio Ramos e De Gea, poi sfruttando in maniera eleganteme­nte acrobatica l’assist dell’interista Perisic. Che invece con la Croazia è titolare fisso e che alla vigilia aveva respinto ogni idea di «biscotto» dichiarand­o che la Croazia voleva solo vincere: «Noi non facciamo nessun calcolo, vogliamo vincere e arrivare primi». Detto il lunedì, fatto il martedì.

GOL ITALIANI Non per paura dedell’Italia o della parte bassa del tabellone, piena di squali famfamosi, ma per concetto, filosofiaf­ia e voglia di dimostrare il propriprio valore. E così è stato. Alla finfine del primo tempo Perisic ha offofferto la palla a Kalinic, alla finene del secondo ha chiuso al megliglio il contropied­e lanciato dal comcompagn­o della Fiorentina. Cancellato il terzo gol italiano della serata, quello dell’ormai ex juventino Morata, aal quale Perisic aveva risposto a brutto muso e con gli occhi chiari pieni di fuoco in uno scontro a metà del secondo tetempo. La Croazia aveva fameme, la Spagna meno. E gli «italianlia­ni» l’hanno spedita verso di nonoi per il remake della finale 202012.

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