La Gazzetta dello Sport

Le Furie Rosse? Per noi ora sono bestie nere...

Poker in finale a Euro 2012 alla Confederat­ions: negli anni Duemila quante delusioni contro gli spagnoli

- Marco Guidi

Più che Furie Rosse, bestie nere. Gli spagnoli non ci portano più bene. Da Euro 2008 alla Confederat­ions cup del 2013, passando per Euro 2012, quando negli anni Duemila ci siamo trovati di fronte la Roja nelle grandi manifestaz­ioni, sono stati sempre lacrime e dolori. Eppure nel secolo scorso, quando contava eravamo noi a sorridere.

ZAMORA E LUIS ENRIQUE Leggendari­o fu il quarto di finale del Mondiale 1934, quello fortemente voluto dal Duce. E Mussolini, secondo alcune ricostruzi­oni storiche, ci mise lo zampino sul passaggio del turno. ItaliaSpag­na finì 1-1, con una prestazion­e sontuosa del portiere Zamora. Replay il giorno dopo, come da regolament­o. Ma in porta tra gli spagnoli andò un certo Nogues. E Zamora? Disperso. Pare che nella notte il Duce avesse fatto pressioni sul governo spagnolo per costringer­e il numero uno a non scendere in campo e tornarsene di nascosto in patria. Risultato: gol di Meazza (con papera di Nogues), 1-0 per noi e Italia che poi vincerà il suo primo Mondiale. Agli Europei del 1980 e del 1988, due sfide nella fase a gironi (0-0 e 1-0 con gol di Vialli). Poi nel 1994 altro quarto Mondiale, stavolta a Boston, negli Usa. Vantaggio di Dino Baggio, pareggio di Caminero nella ripresa. Poi a due minuti dalla fine un perfetto contropied­e di Signori permise a Roberto Baggio di segnare il 2-1. Finita? No, perché nell’assedio finale, Tassotti pensò bene di rifilare una gomitata in pieno volto a Luis Enrique. Il terzino si prese 8 turni di squalifica e saltò il resto del torneo, concluso con il k.o. ai rigori in finale col Brasile.

TIQUI-TACA Come detto, negli anni Duemila il bilancio prese una piega diversa. La Spagna, trascinata da una generazion­e di campioni, ci eliminò ai rigori ai quarti nel 2008, prima di vincere il suo secondo Europeo. Quattro anni dopo, a Kiev, la Nazionale di Prandelli si trovò di fronte le Furie Rosse in finale, dopo averci pareggiato 1-1 nella fase a gironi. Fu un massacro in nome del tiqui taca: 4-0 per gli uomini di Del Bosque, azzurri mai in partita, Casillas che invitò l’arbitro a fischiare la fine senza giocare il recupero per rispetto dell’Italia. Che negli ultimi 11 scontri diretti ha battuto la Spagna solo una volta, in amichevole nel 2011 a Bari. Ma si sa, il calcio è una ruota che gira. Prima toccava a noi, oggi a loro. E lunedì a Saint Denis potrebbe ripartire la giostra…

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LAPRESSE Il gol di Fernando Torres in Spagna-Italia 4-0, finale di Euro 2012

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