SENZA CONFINI #mettiamolatutti La maglia azzurra sempre più di moda
Il boom dell’iniziativa Gazzetta Scende in campo anche la maison Scervino
La maglia azzurra va sempre di moda, e se lo dicono loro c’è da crederci. Ermanno Daelli e Toni Scervino nel 2000 hanno fondato la casa di moda Ermanno Scervino. Un nome più un cognome uguale un marchio. Come se in campo andasse una creatura mitologica metà allenatore metà portiere e noi la chiamassimo Gigi Conte oppure Antonio Buffon. Bene, i due stilisti, che hanno firmato le nuove divise della Nazionale (sono luxury partner fino al Mondiale 2018), hanno deciso di aderire all’iniziativa #mettiamolatutti lanciata dalla Gazzetta per sostenere l’Italia di Conte. I due non hanno mai nascosto l’orgoglio di vestire gli azzurri. La Le foto inviate fino a ieri al sito della Gazzetta dello Sport. La campagna lanciata per sostenere la nazionale si chiama #mettiamolatutti foto dello scorso marzo che ritrae i giocatori ai piedi del David di Michelangelo, alla Galleria dell’Accademia di Firenze, è un inno al made in Italy. E al made in Toscana, visto che la maison Scervino ha il quartier generale sulle colline che circondano Firenze, a pochi chilometri da Coverciano, la casa della Nazionale. E il triangolo si chiude.
TUTTI IN AZZURRO L’idea del c.t. («Per la prossima partita mi piacerebbe si presentassero tutti con una maglia azzurra. È bello vedere i tuoi colori compatti») e ripresa dalla Gazzetta (si possono mandare video e selfie anche sui profili Facebook e Twitter) sta avendo grande successo: fino a ieri sera erano 250 le foto arrivate al nostro sito. Maglie di forma e
Gli stilisti Ermanno e Toni Scervino, che hanno firmato la divisa di gala della Nazionale, hanno aderito all’appello lanciato da Conte Allo stadio o in casa, il travestimento è d’obbligo: maglia azzurra e parrucca tricolore. C’è chi ha tirato fuori la maglia con il numero 19 indossato da Totò Schillaci al campionato mondiale del ‘90. Bambini protagonisti, anche con la seconda maglia, quella bianca taglia diverse, ma con un comune denominatore, il colore e l’entusiasmo di chi le indossa. C’è chi ha mandato il numero 19 di Totò Schillaci, la maglia originale di Totò Schillaci al Mondiale ‘90. Tifo e nostalgia vanno insieme: il primo alimenta la seconda e viceversa. Poi le foto dei bambini; tantissime. Sandra Villari vive in Bel- gio e dopo aver gioito due volte per la vittoria al debutto, scrive: «Siamo con voi, forza azzurri». I figli indossano la seconda maglia, quella bianca, ma in fondo è un dettaglio. Lele Meregalli fa sapere: «Anche il piccolo Filippo è pronto, forza azzurri». Enry lancia un invito alla Puma « a fare uno sconto SENZA PRECEDENTI
(rigorosamente in maiuscolo, ndr) precedenti, così noi tutti tifosi compreremo la maglia azzurra». A proposito. Quelli della Puma, sponsor che paga metà dello stipendio di Conte, si fregano le mani: da quando è partita l’iniziativa, le vendite delle magliette azzurre sono aumentate del 60 per cento.