L’orgoglio turco elimina i cechi Terim ora sogna
Due sconfitte, l’armata di Fatih si abbatte sulla Repubblica Ceca e resta in corsa per gli ottavi
REPUBBLICA CECA giovanissimo Emre Mor, 19 anni da compiere tra poco più di un mese, appena acquistato dal Borussia Dortmund che lo ha pescato in Danimarca, dove è nato, cresciuto e ha esordito nel calcio professionistico anche a livello di nazionale, prima di scegliere la patria dei suoi genitori. E il club tedesco ha visto bene, perché il ragazzo ci si fare: fila sulla fascia che un bellezza e dopo 9’ confeziona un assist al bacio per Burak Yilmaz, libero di freddare Cech da pochi passi. La gara cambia di brutto: dopo un inizio stentato, più da eclissi totale che da nazionale della mezza luna, la Turchia si esalta, mentre la Repubblica Ceca non ci sta a spre- care una occasione simile: dalla panchina arrivano segnali chiari, la Croazia è sotto con la Spagna. E allora avanti tutta: il pari sembra cosa fatta quando Sivok schiaccia di testa a colpo sicuro, il palo fa da terzo braccio di Babacan e respinge. Siamo solo al 17’, ma gli schemi (semmai c’erano) sono spariti: si lotta su ogni pallone come fosse l’ultimo, tanti errori, molto agonismo.
IL MURO REGGE L’imperatore Terim da un buon generale sta sempre in piedi, mani in tasca e sguardo verso l’orizzonte. Si gode la sua mossa: Emre Mor imperversa a sinistra e a destra, dando respiro alla difesa, sotto costante pressione. Per due volte Kaderabek ha l’occasione per pareggiare, per due volte la spreca. Poi Babacan abbassa la saracinesca su Plasil. Al riposo la Turchia è ancora dentro l’Europeo, per i cechi altro che secondo posto (nel frattempo la Croazia ha pareggiato), altro che Italia: dietro l’angolo c’è il fallimento totale, quarant’anni dopo il cucchiaio di Panenka e il successo in finale contro la Germania Ovest.
BOLGIA TURCA Il gol che lancia la Turchia verso il terzo posto con vista sugli ottavi nasce da un errore pesante dell’assistente MacGraith: ferma Arda Turan lanciato verso Cech per un fuorigioco inesistente. Terim è infuriato, ma l’arbitro Collum deve avere uno stellone che lo protegge: assegna una punizione alla Turchia per il vantaggio non concretizzato e sulla mischia in area spunta Tufan, botta sotto l’incrocio e il raddoppio è servito. Lo stadio diventa una bolgia, i tifosi turchi (già sotto inchiesta Uefa) riempiono il prato di fumogeni. Turan compie l’ennesimo scatto per andare sotto la curva, vestendo i panni del pompiere. Si riprende con i cechi avanti solo con l’orgoglio. Minuti finali di sofferenza, poi è festa turca. L’onore è salvo, per gli ottavi se ne parla stasera.