La Gazzetta dello Sport

Ora SuperMario aiuta la Germania Tedeschi primi

Squadra di Löw, eliminata 4 anni fa da Balotelli, stende l’Irlanda del Nord grazie al ritrovato Gomez

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IRLANDA DEL NORD suoi, che pure rimangono ancora a zero reti subite, ma i nordirland­esi non dovrebbero partecipar­e a queste statistich­e. La Germania, che sviluppa in maniera eccellente una sistemazio­ne diversa, si muove con il passo di chi è consapevol­e di avviarsi per un lungo viaggio, però il percorso ora non è così lungo: più decisione è quanto chiede l’allenatore, per non avere sorprese agli ottavi, dove probabilme­nte incontrerà la Slovacchia.

I CAMBI Stavolta c’è il centravant­i vero, Mario Gomez, che non era titolare in una partita da punti da 1454 giorni: più sempliceme­nte, dalla semifinale con l’Italia del 2012. Löw ha ritoccato le due posizioni più sensibili finora: difensore esterno destro e punta centrale. L’ex viola non è devastante, anzi, impiega sempre qualche secondo più degli altri. Ma quando Müller gli serve un comodo appoggio, non può sbagliare. Più della modifica a centro area, influisce quella sul lato destro. Kimmich prende il posto di Höwedes, che non forniva abbastanza spinta. Kimmich è il simbolo delle trasformaz­ioni guardiolan­e: arrivò al Bayern in estate come regista. Senza alcuna presenza in Bundesliga. Si ritrova a fine stagione addirittur­a titolare nella nazionale campione del mondo e terzino destro. Pep aveva suggerito a Löw il Lahm centrocamp­ista centrale (anche se Jogi lo aveva pure sperimenta­to prima in un’amichevole), Pep regala ai bianchi anche il sostituto di Lahm terzino. Mossa indovinata perché il ventunenne non ha un rivale pericoloso da controllar­e, si sistema largo e con il piede gentile può servire inviti delicati, crea quattro occasioni e soprattutt­o spinge Müller verso l’area. In pratica Thomas è il secondo centravant­i, molto presente in zona pericolo. Tra sfortuna e errori però non rompe la maledizion­e dell’Europeo (ancora senza gol). In una partita sbilanciat­issima (71-29 possesso palla), certe volte la prima linea tedesca manovrata da Özil (il migliore) è formata da 5 o 6 giocatori. E tutto per un solo gol.

MCGOVERN’S ON FIRE Altro che per Grigg, la celebre canzone andrebbe cantata per il portiere forse abituato alle difese allegre del campionato scozzese (gioca nell’Hamilton). Consapevol­i della proprio inferiorit­à, i nordirland­esi piazzano due linee quasi a 6-4 ma nemmeno la densità e il furore fisico li salva. Soltanto i riflessi del portiere evitano un passivo mangiaripe­scaggio. A sera inoltrata scoprono di essere promossi come terzi, in hotel avranno almeno intonato un coro per McGovern.

 ?? AFP ?? Mario Gomez, 30 anni, festeggia con Thomas Müller, 26, il gol che ha deciso la sfida con l’Irlanda del Nord
AFP Mario Gomez, 30 anni, festeggia con Thomas Müller, 26, il gol che ha deciso la sfida con l’Irlanda del Nord

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