La Gazzetta dello Sport

Lewa dorme, Kuba no La Polonia è seconda

Il digiuno dell’attaccante del Bayern Monaco. A stendere l’Ucraina ci pensa l’esterno viola che negli ottavi affronterà la Svizzera

- Matteo Dalla Vite INVIATO A MARSIGLIA (FRANCIA)

Troppo facile come titolo: dirotta su Kuba. Però è così davvero: perché quel gol infilato all’Ucraina da Jakub Blaszczyko­wski – Kuba per tutti – permette alla Polonia del professor Nawalka di tuffarsi nel mare bello degli ottavi di finale, approdo mai visto nella storia della Polonia in un Europeo. Incontrerà la Svizzera.

ARRIVA SHEVA? Kuba fa un gol luccicante, mentre l’Ucraina colleziona una marea di tiri in porta, spreca ma giustament­e reclama per un rigore solare (su Yarmolenko) che l’arbitro Moen non dà. Comunque se è vero – come sostengono i media ucraini – che Andriy Shevchenko può diventare il prossimo c.t. al posto del dimissiona­rio (e attuale suo capo) Fomenko, beh, quantomeno c’è da sperare che la mira dei suoi attaccanti migliorerà.

NAWALKA LA CAMBIA Kuba ha mostrato in tre partite quel che non è riuscito a fare a Firenze per problemi fisici: peccato. Ieri è partito fra le riserve, e riserva non è. E la mossa vera è stata appunto quella del professor Adam Nawalka, c.t. della Polonia che – visto un primo tempo di sofferenze e colpi ucraini sempre più contundent­i – ha deciso di cambiare subito, nel lato B del match, inserendo l’ex viola che intanto tornerà dal prestito al Borussia Dortmund. Nawalka aveva cominciato con un 4-2-3-1 che vedeva Milik spostato a sinistra, l’empolese (o ex) Zielinski dietro a Lewandowsk­i e Kapustka a destra: un impianto da sgommata subito, ma che via via ha fiaccato i due centrocamp­isti centrali che non riuscivano a trattenere l’armata ucraina. Così, ecco il

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