Sissoko, Coman, Cabaye: mai dire Francia B
Sorprese per Deschamps: Payet nuovo leader e tante alternative Per gli ottavi Matuidi rischia la panchina
Adesso che Deschamps è stato paragonato a Gesù da un parroco molto tifoso, si potrebbe anche dire che nella Francia sia in atto il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Partiamo dalle stelle. Ce n’erano due in ipotetica gara per il trono del campo e dell’affetto dei tifosi: Paul Pogba e Antoine Griezmann. Per il momento hanno perso entrambi, sia sul terreno di gioco che nell’immaginario collettivo, per- ché si sono moltiplicate le stelle e l’insospettabile Dimitri Payet si è preso il palcoscenico. Poi, nel giorno del turnover con la Svizzera, è avvenuta la moltiplicazione dei possibili titolari. La Francia ha scoperto, o meglio si è convinta di avere, una super panchina, una seconda squadra quasi altrettanto forte. Che mette un po’ in crisi Deschamps. La critica è già all’erta. Ma questo non è meglio di quello? E quell’altro forse potrebbe essere più utile di quello...?
SISSOKO IN VETRINA Il gioco ora comincia a farsi duro e ogni errore potrebbe costare caro. La Francia ha vinto, è passata da prima senza troppo sforzo, ma non ha convinto del tutto. Deschamps lo ha sottolineato più volte: «Dob- biamo crescere » . Beh, con quell’armadio ambulante di Moussa Sissoko il centrocampo è cresciuto parecchio. Il giocatore del Newcastle è salito di colpo nel ranking dei Bleus. Con la Svizzera ha dato potenza all’azione, sicurezza in protezione, regalato il cambio di ritmo nelle sue progressioni inarrestabili (mettetevi voi davanti a lui...). E fatto vedere quegli strappi tanto utili quando una squadra è costretta a trovare varchi contro rivali chiusi. Matuidi, apparso fuori forma, non è mai riuscito nell’intento.
COMAN A RAZZO Proprio Matuidi sarebbe un intoccabile, ma Deschamps sta cominciando a pensarci su. Anche perché, con Sissoko, Pogba può giocare a sinistra, come nella Juve. E sarà un caso, ma con la Svizzera ha finalmente giocato da Pogba. Poi c’è Coman, ancora poco concreto sotto porta ma in grado di creare un sacco di pericoli con la sua velocità. Per il momento è l’Usain Bolt dell’Euro, ha il record dello sprint. Chiude la moltiplicazione dei possibili titolari quel mastino pensante di Cabaye: ha dimostrato che si può anche fare a meno di Kanté. Per tacere di Umtiti e Martial, più di un centinaio di milioni tenuti ancora nel paniere. Francia intercambiabile, tocca a Deschamps trasformarla in parabola di vittoria.