Morata torna al Real, sorridono solo i conti Il Wolfsburg su Zaza
Spagnoli 30 milioni: sono 16,7 di plusvalenza. Marotta su Pogba: «Vogliamo tenerlo»
Non sarà una perdita di poco conto e i tifosi della Juve lo sanno; per questo, nonostante fossero consapevoli dell’inevitabilità dell’evento, hanno continuato a sperare in qualcosa di soprannaturale che potesse evi- tare la recompra. Alvaro Morata ieri ha salutato la compagnia: non lui ma il Real Madrid, che ha annunciato l’intenzione di esercitare il diritto di riacquisto, versando 30 milioni alla Juve. Una spada di Damocle, così l’aveva definita Marotta, inevitabile. L’ufficialità era stata preceduta dalle parole dell’a.d, che ieri mattina ha fatto da cicerone a Giovanni Malagò, a Torino per visitare il JMedical e il museo bianconero: «Dai contatti che abbiamo avuto ritengo che il Real usufruirà del diritto di recompra». Detto fatto. La buona notizia è che, ai bianconeri, Morata porta una plusvalenza di 16,7 milioni. EROE DI COPPA La Juve ha sempre saputo di averere poca voce in capitolo; speravarava di convincere gli spagnolii offren-offrendo 25 milioni per cancellareellare la «recompra», ma non c’è stato margine: Alvaro ha giàà un sac-sacco di pretendenti e il Realeal pun-punta a un’ottima plusvalenza.valenza. Non sarà facile sostituirlo,rlo, per-perché Morata è un attaccanteaccante moderno, può giocare con tut-tutte le punte della Juve.e. Forse non ha l’istinto killer dii Dybala («Alvaro, se non ti svegligli qui ti rubano la merenda», gli disse una volta Allegri quest’inver-st’inverno, nei mesi bui dellaa lunga astinenza) però difficilmenteilmente sbaglia le partite importanti.rtanti. Il senso di Morata per la Coppa si vedev dai 5 gol dell’anno scorso dagli ottavi in poi. Se la Juve è tornata in finale di Champions dopo 12 anni molto merito ce l’ha questo ragazzo dalla faccia pulita e sempre educatissimo. L’ultimo regalo è stata la Coppa Italia, vinta contro il Milan grazie a un suo gol nei supplementari. Una passione durata due anni ma vissuta intensamente, non senza alti e bassi con l’allenatore, che lo considera un fenomeno ma spesso nell’ultima stagione gli ha preferito Mandzukic, più propenso al sacrificio. Chi arriverà al suo posto? Sicuramente un giocatore importante, come ha detto ieri Marotta. Il sogno è Gabriel Jesus del Palmeiras, si continuano a seguire anche le piste belghe: Lukaku, Benteke e in particolare Batshuayi. Restando in tema di attaccanti, il Wolfsburg ieri ha formalizzato un’offerta per Zaza sui 20 milioni. Il club non ha ancora parlato con il giocatore, la Juve lo valuta almeno 25 e comunque non vorrebbe lasciarlo partire.
«POGBA CRESCA CON NOI» Marotta ha parlato anche di Pogba: «Non ci sono arrivate richieste effettive e noi non vogliamo sederci al tavolo della trattativa perché riteniamo Paul un elemento indispensabile per il presente e il futuro della Juventus. Per vincere bisogna avere la forza di trattenere i campioni, noi cercheremo di farlo in tutti i modi. Raiola è un ottimo manager che sa valorizzare i suoi assistiti, è in grado di capire che la crescita di Pogba non è ancora ultimata». Questa la volontà bianconera, dall’altra parte però c’è il Real che è pronto a offrire 120 milioni per regalarlo a Zidane. E Raiola non ha chiuso le porte al trasferimento. Intanto lunedì arriverà Dani Alves (ufficializzato ieri da Marotta) per svolgere le visite mediche e firmare e si va definendo lo staff medico della Juve: con il nuovo responsabile sanitario Claudio Rigo lavorerà Fabio Tenore, ex Udinese.