La Gazzetta dello Sport

PERSONAGGI­O

L’Euro andrà al City da Guardiola, anche se «in Inghilterr­a piove sempre» E sull’Italia dice: «Dipende solo da noi»

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La sua storia è fatta di discontinu­i lampi di celebrità: un gol al Madrid in Coppa del Re con la maglia del piccolo Ecija 10 anni fa in una serata resa famosa per la bulimica divorazion­e di sacchetti di patatine (12) da parte di Antonio Cassano sul treno che riportava il Real a casa, il debutto nel Barça con Guardiola nell’ottobre del 2010, canterano arrivato tardissimo alla Masia e partito rapidament­e, la bella stagione col Benfica nel 2011, la nuova esplosione al Celta con Luis Enrique nel 2013, dopo l’abisso di Granada. Finalmente dopo anni vissuti ad alti e bassi, Nolito ha trovato continuità nel Celta anche con Berizzo, ed è diventato una delle sorprese della Liga.

INGHILTERR­A NO, POI SÌ «Lucho» stravede per lui e ha chiesto ai suoi dirigenti di riportargl­ielo al Barça, più e più volte. E invece Nolito è finito al City di Guardiola, per 18 milioni di euro. Due anni fa a Onda Cero aveva detto questo dell’Inghilterr­a: «Ho rifiutato una grande offerta perché fa freddo, piove tanto e il cibo fa schifo. E poi sono contento qui, perché dovrei cambiare? Guadagno abbastanza. La mia famiglia era povera e le mie origini sono modeste, perché dovrei desiderare di più di ciò che ho? L’avidità fa male». Evidente- RISPETTO «L’Italia è un rivale scomodo, sarà una gara dura ma dobbiamo giocarla e anche loro avranno un gran rispetto di noi. L’Italia ha una buona rosa e una buona squadra, costruita molto bene. Mi aspetto una partita difficile e bella, di quelle che uno non vede l’ora di giocare. E poi dipendiamo da noi stessi, dalla nostra qualità. Di sicuro per batterli dovremo dare il meglio: loro hanno una delle migliori difese al mondo e nel calcio la reputazion­e non vince le partite, ma noi saremo pronti. Con la Croazia stavamo controllan­do la partita e ci hanno infilato, per quello siamo giù psicologic­amente. Ora non abbiamo scelta: per vincere dobbiamo battere i migliori. Prima abbiamo sei giorni per correggere gli errori commessi e prepararci al meglio. Non è che prima della Croazia eravamo dei fenomeni e ora siamo scarsi: abbiamo giocato tre partite, due le abbiamo vinte, una l’abbiamo persa in maniera a mio avviso immeritata, per alcuni piccoli dettagli. Non è grave». Nolito parla rapido e trasmette entusiasmo, un po’ come sul campo. Per questo Del Bosque l’ha scelto al posto di Mata e Jesus Navas e l’ha lanciato come titolare provocando il fastidio di Pedro. Luis Enrique e Guardiola la pensano come Del Bosque, il mondo deve ancora scoprirlo definitiva­mente. Speriamo che non si metta in mostra lunedì a Saint-Denis.

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