La festa da d Mattarella con c la bandiera di Federica
Il presidente lancia l’operazione Olimpiade «Onorate il Paese»
Siamo a più di 600 chilometri da Bolzano. Qui, tra le palme, i cipressi e le rose dei giardini del Quirinale, un Paradiso in Terra, le ombre appesantiscono il cuore ma il cielo resta limpido d’azzurro. Come la luce negli occhi di Martina Caironi, 26 anni, una gamba strappatale da un pirata della strada (che non farà un giorno di prigione, perché il reato è caduto in prescrizione), cinque ori europei nei 100 metri, un destino luminoso a Rio de Janeiro. La fotografia di questa mattinata di sole è il suo sorriso, disarmante come le parole che pronuncia al cospetto del capo dello Stato, che le ha appena consegnato la bandiera tricolore, con cui aprirà la delegazione paralimpica ai Giochi brasiliani. «Concedetecelo: siamo tutti una grande famiglia, ma noi atleti paralimpici vi facciamo emozionarenare di più». Vero.
MONITO invitato a Rio, ndr). Vi auguroguro ddi vincere tante medaglie.daglie Ma ricordatevi, sarannosarann i vostri comportamentitamen che faranno la differedifferenza e che rifletterannoranno l’immaginel del Paese.ese. Con concordia e coesionesione dovretedov fare gioco di squadra, sonoson sicuro onorerete il tricolore». E a proposito di squadra e patria,p Mattarella non perde ococcasione per ribadirere il suo sostesostegno alla candidaturatura olimpicaolimpic della Capitale, messa in discussionedis dalla nascentescente giuntagiun grillina. « Nel 1960, grazie all’intuizione di Antonio Maglio,Mag Roma ha lasciatosciato un segnosegn importante nellala comunità internazionale e nello sport mondialem con la primama edizione ddelle Paralimpiadi. Anche per questoqu mi auguro che l’orizzonte did Roma 2024, se avrà la possibilitàpossib di realizzarsi, possa perseguireperse obiettivi di questo rilierilievo sociale». Applaudeplaude il sottosegretarioso Luca Lotti, in rappresentanzara del Governo, chec finora ha speso energie e quattrini a sostegnogno di RomaRo 2024 («L’Italia dà il megliome nei momenti difficili», dice). E applaude,de, ovviamente,ovvi anche il presidenpresidente del Coni Giovannivanni Malagò,M che rivela: «Nei prossimip giorni incontrecontrerò il sindaco Raggigi», chech intanto ribadisce che «i GiochiGi non sono una priorità, pensiamop prima al recupero degdegli impianti sportivi comunali». TRA SOGNI E REALTÀ Lasciamo lavorare, e sognare, anche, soprattutto, la Divina. Federica Pellegrini è in prima fila, a braccetto con Pippo Magnini. Nostra signora delle piscine (e dei rotocalchi), il lato A di un disco tutto al femminile («Il 50% delle nostre delegazioni olimpiche è donna – rivendica Malagò –, non a caso abbiamo scelto due bellissime portabandiere»), riceve la bandiera tricolore («Un onore, il coronamento di una carriera, un’emozione per me e i miei genitori che hanno voluto accompagnarmi») e si proietta già nella vasca di Rio. «Le Olimpiadi sono fatte per realizzare i sogni, uno ce l’ho ma non posso dirvelo, altrimenti non si realizza... Seriamente – dice la Pellegrini – non aspettatevi la medaglia d’oro da me, la speranza è sempre l’ultima a morire, ma non credo di essere la principale candidata alla vittoria. Poi, ovvio, combatterò fino all’ultima bracciata...».