La Gazzetta dello Sport

La Lega è con Infantino. Ma la Germania dice no

Beretta: «È importante che la durata del torneo resti comunque invariata e che la finalista giochi massimo 7 gare» Löw: «Il format a 32 è ancora buono»

- INVIATO A ZURIGO f.li. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Quelli contrari restano contrari. Su tutti, la Germania, che all’allargamen­to si oppone dal primo giorno. «Non sono contento. A soffrire sarà il fascino del calcio stesso, con la presenza di tante squadre difensive. E ci rimettono tifosi e sponsor»: non usa mezze misure Reinhard Grindel, presidente federale, come non risparmia il suo dissenso il c.t. campione in carica Joachim Löw: «Trovo ancora buono l’attuale format a 32 squadre. Non credo che aumentando il numero di squadre la qualità migliori, anzi, all’Europeo molte squadre facevano barricate».

I GRANDI CLUB Più complesso è decifrare l’idea dei grandi club. Kalle Rummenigge, il presidente, è stato duro, quasi minaccioso, ma altre squadre – Barça e Real Madrid – si sono smarcate rivendican­do il loro appoggio al progetto Infanti- no. Il comunicato dell’Eca diventa l’ammissione impotente di una sconfitta: «Una decisione più politica che sportiva. Non riusciamo a vedere i meriti nel cambiare l’attuale formula di 32 squadre che ha dimostrato di essere perfetta. Non aiuterà lo sviluppo del gioco né fornirà migliori opportunit­à ai paesi con un ranking più basso».

BERETTA-ALLEGRI Anche la Lega italiana è con Infantino. Il presidente Maurizio Beretta: «Importante che la durata del torneo sia mantenuta di 32 giorni e soprattutt­o che il numero massimo di gare di chi arriverà in finale non sia superiore a 7. Dobbiamo stare attenti all’uso dei giocatori senza sottovalut­are la necessità di valorizzar­e, diffondere e promuovere il calcio». Max Allegri, tec- nico della Juve, è molto sincero: «Da allenatore 48 squadre sono tante, fossi c.t. direi che va bene. Il calcio sta cambiando, sta diventando uno showbusine­ss, stanno cercando formule per cercare di aumentare gli introiti».

DE BIASI E I «PICCOLI» Comprensib­ile che «piccole» e «medie » , come l’Albania, siano contente. Parlando a Sky, il c.t. italiano Gianni De Biasi si schiera a favore: «Perché sto con i piccoli ed è ovvio che avendo più possibilit­à di qualificar­si per noi ci sia da sorridere. L’esperienza avuta in Francia noi, l’Islanda e il Galles, squadre piccole ma che hanno dato spettacolo alla prima partecipaz­ione, è stata positiva».

STO CON I PICCOLI: È MEGLIO AVERE PIÙ POSSIBILIT­À DI QUALIFICAZ­IONE GIANNI DE BIASI C.T. ALBANIA DA ALLENATORE, 48 SONO TANTE MA DA C.T. DIREI CHE VA BENE MASSIMILIA­NO ALLEGRI ALLENATORE JUVENTUS NON AIUTERÀ LO SVILUPPO DEL GIOCO NÉ I PAESI MINORI KARL-HEINZ RUMMENIGGE PRESIDENTE ECA

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