La Gazzetta dello Sport

LA MEGLIO GIOVENTÙ PER VINCERE IN EUROPA

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Sono giovani e audaci perché il sogno si nutre di giocatori con queste caratteris­tiche: il Triplete si raggiunge anche con la gioventù prorompent­e di Marko Pjaca, magari pure con la corsa a perdifiato di Sead Kolasinac. E perché no, col talento fresco, forse immaturo, di Rodrigo Bentancur. Oggi la Signora torna da detentrice e favorita in Coppa Italia e, visto anche l’inizio ruggente in campionato e Champions League, la parola è tornata di moda: la Juventus può davvero fare il tris sfiorato due anni quando nella finale di Berlino tutto aveva contorni reali. Per tornare a vivere quelle sensazioni servono, certo, la fame atavica sotto porta di Higuain, la corrispond­enza celestiale Pjanic-Dybala, il muro della BBC che resiste al logorìo degli anni. Ma forse la somma non basta da sola: è necessaria nuova linfa, non solo dal mercato. Pjaca, ad esempio, che arriva dall’infermeria per «spaccare» le partite: è questo che Allegri si aspetta da lui dopo un lungo infortunio. Pian piano lo inserirà nei meccanismi bianconeri, magari adattando ai suoi movimenti le convergenz­e dell’attacco: il lavoro sul croato inizia proprio stasera contro l’Atalanta. Anche le nuove mosse sul mercato dell’a.d. Beppe Marotta seguono questo obiettivo: il 23enne Kolasinac sarebbe il giovane perfetto per far rifiatare Alex Sandro e lo sbarco anticipato di Bentancur, 19enne anni appena, darebbe una baby-variante in mezzo. Il Triplete, in fondo, è sempre questione di dettagli e di età. E la Juve lavora anche per il futuro.

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