Tocca a Rincon La Juventus mette i muscoli a centrocampo
Generale al debutto dal 1’: può ridare solidità al reparto più «traballante»
Igenerali usano spesso iperboli per accendere i sentimenti: «Ora 30 milioni di venezuelani diventeranno tifosi della Juve», aveva detto in pompa magna Tomas Rincon, «el General» arruolato nella legione bianconera. Da buon capitano della sua nazionale, la chiamata alle armi nelle prime parole da centrocampista della Juve. Trenta milioni sembrano parecchi, ma di certo stasera a Caracas si seguirà con sconosciuta passione la Coppa Italia: Rincon esordisce per la prima volta dall’inizio, mostrerà i muscoli nella mediana per far capire alla Juve che è il soldato adatto a dare sostanza al reparto più traballante di Allegri.
Nell’era post-Pogba, infatti, è spesso mancata fisicità, ma su questa materia a Torino è arrivato un professore: Tomas ha l’abitudine di spolmonarsi per il compagno, mette grinta come pochi nei contrasti e ha pu- re un piede più raffinato di quanto si pensi. Non sarà un esordio assoluto visti i pochi minuti giocati in scioltezza contro il Bologna, ma è il vero inizio dell’avventura: la Signora ha scelto lui con una operazione lampo dopo che Witsel aveva preferito i milioni cinesi alla possibilità di giocare la Champions in una squadra d’élite. Il venezuelano, invece, ha colto al volo l’occasione della vita e ha subito convinto per l’abitudine ad allenarsi senza risparmiare un grammo di energia.
DUTTILITA’ Mezzala all’esordio visto che la regia di Coppa Italia sarà assegnata ad Herna- ARRIVATO DAL GENOA nes, ma Allegri è comunque convinto di aver trovato un giocatore multi-funzione: oltre che ai lati del centrocampista centrale, può improvvisarsi con efficienza davanti alla difesa. Insomma, pagando al Genoa 8 milioni (più uno di bonus) è stata acquistata un po’ di preziosa duttilità: data la partenza di Lemina per la Coppa d’Africa, è proprio questo il momento di dimostrarla, a partire dal faccia a faccia con il centrocampo giovane e sbarazzino dell’Atalanta.
DUELLO Un ipotetico dualismo con Sturaro potrebbe essere un tema delle prossime settimane perché entrambi hanno la giusta energia per proteggere i ri- camatori di Allegri sulla trequarti. Per il momento, però, Rincon preferisce usare in ogni occasione la parola «umiltà», mentre carica sulle spalle la passione di un intero Paese innamorato del futbol: «Sto vivendo questa possibilità sempre in modo responsabile, tenendo conto delle dimensioni dell’evento per il Venezuela, ma con la giusta serenità», ha detto emozionato al quotidiano La Prensa della città di Barinas. Ha pure invitato i bambini a «sognare grandi cose» che con il lavoro, come nel suo caso, possono diventare realtà: il Generale, in fondo, ha il cuore tenero oltre a muscoli di acciaio.