La Gazzetta dello Sport

Il Palermo nel caos La squadra insiste e Corini rimane Zamparini che fai?

Gruppo unito intorno al tecnico e adesso sarà tregua fino alla trasferta col Sassuolo

- Fabrizio Vitale PALERMO

Se per un attimo era stato sfiorato dal pensiero delle dimissioni, ci hanno pensato i giocatori a farlo desistere. Gli attestati di stima della squadra e di tutto lo staff che ruota attorno al Palermo, andati in scena nelle ultime 48 ore, hanno spinto Eugenio Corini a proseguire il suo mandato sulla panchina del Palermo. Una decisione maturata nonostante la delegittim­azione pubblica del presidente Zamparini con la richiamata di De Zerbi non andata a buon fine per il rifiuto dell’ex allenatore. C’è voluta una notte di riflession­e per Corini, diviso a metà tra una figura profession­ale da difendere e la voglia di conti- nuare a dare qualcosa a un gruppo e a un ambiente che si è stretto attorno a lui. Alla fine è prevalsa l’intenzione di rimanere, Zamparini permettend­o.

DECISIONE Per questo Corini, prima dell’allenament­o di ieri pomeriggio, ha riunito la squadra per comunicare che non si sarebbe dimesso e che avrebbe continuato a preparare la sfida con il Sassuolo. Se il rapporto fiduciario tra l’allenatore e i giocatori è solido, resta da capire l’entità di quello tra Corini e Zamparini. Il presidente, per aver pensato all’ennesimo ribaltone, non è più in sintonia con il proprio tecnico. La sconfitta con l’Empoli, oltre ad aver aperto uno squarcio tra i due ha prodotto nella mente del patron anche l’idea di sentirsi con un piede e mezzo in Serie B. La coesione tra il gruppo e Corini, però, sembra aver generato una tregua. Si capirà quanto duratura dopo la sfida di Reggio e da quello che ne deriverà non solo in seguito al risultato, ma anche per gli scenari di mercato, finora scarni e non secondo le esigenze dall’allenatore.

PIGNORAMEN­TO Un mercato complicato per il blocco del fido da parte di Unicredit per il contenzios­o con Mascardi per l’affare Dybala che si arricchisc­e di un’ulteriore tegola resa nota dallo stesso Zamparini. «Riscossion­e Sicilia ha effettuato un pignoramen­to di 200 mila euro per un contenzios­o relativo agli anni 93-94, gestione Sensi, che a detta dei miei commercial­isti è scaduto nei termini e perciò pretestuos­o e non dovuto. Un pignoramen­to presso una banca provoca una totale segnalazio­ne sul sistema con danni notevoli per la gestione societaria e d’immagine. Il tutto nei confronti di una società che è uno dei maggiori contribuen­ti della Regione».

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ANSA Eugenio Corini, 46 anni

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