La Gazzetta dello Sport

Pinarello, bici-gioiello Ecco la F10 per stupire

1Svelata l’ultima nata della casa di Treviso: lusso e tecnologia

- Claudio Ghisalbert­i INVIATO A CATANIA

Come un abito di Dior o una borsa di Louis Vuitton, un gioiello Bulgari o una bottiglia di Dom Pérignon: lusso ed eleganza, oggetti di desiderio. Ma pure con un concentrat­o di tecnologia d’avanguardi­a. È così che è nata la F10, l’ultima perla Pinarello. Una bici che può posare in una boutique, ma anche essere maltrattat­a senza problemi sulle strade di Giro e Tour o delle classiche monumento. Per lanciarla, l’azienda trevigiana ha scelto uno dei posti più magici d’Italia, l’Etna. La F10, progettata con il CFD (Computiona­l Fluid Dynamics), è una bici «all around» e ha le stesse geometrie della F8. Il prototipo è stato completame­nte stampato in 3D nella fabbrica di Treviso. Rispetto al modello precedente, è del 12,6% più aerodinami­ca, del 7% più rigida e del 6,3 % più leggera, col telaio che pesa attorno agli 820 grammi. Viene prodotta in 13 misure, dalla 42 alla 62, con tre reggisella differenti (0, 18 e 35 millimetri di arretramen­to) e in 8 varianti di colore oltre al My Way che rende la bici completame­nte personaliz­zabile.

NOVITA’ Il materiale del telaio e della forcella è il carbonio di derivazion­e aerospazia­le della Torayca, usato anche sui Boeing 787 Dreamliner. Le novità sono praticamen­te in ogni parte del telaio. La prima cosa che balza all’occhio è il tubo obliquo completame­nte innovativo. La parte alta, quella che nasce dal tubo sterzo, è di sezione maggiore con l’alloggiame­nto della centralina per la gestione del cam- bio elettronic­o. La parte inferiore è invece concava per permettere alla borraccia un alloggiame­nto più aerodinami­co. Il tubo orizzontal­e è più stretto, mentre il verticale (per completare il triangolo) è stato irrigidito e irrobustit­o nella parte alta, dove entra il tubo sella. Una delle caratteris­tiche peculiari delle Pinarello è l’asimmetria del carro posteriore. Per garantire maggiore rigidità nelle fasi di spinta questa è stata aumentata di altri due millimetri. Per quanto riguarda la forcella, la forma a onda ormai è un vago ricordo. Quella montata sulla F10 è dritta con il Fork Flap, praticamen­te identica a quella della Bolide.

SFIDA «Ci siamo trovati davanti a una sfida che sembrava impossibil­e – spiega Fausto Pinarello – perché la F8 è stata un capolavoro, la bici più venduta della nostra storia, quasi 25 mila pezzi in tre anni. Ma è stata anche una bici straordina­riamente vincente grazie agli atleti di Sky, oltre 90 grandi successi tra i quali due Tour de France. Però le necessità e i feedback di campioni come Wiggins, Froome o Viviani ci hanno spinto oltre. Nella progettazi­one della F10 ci siamo basati su quattro punti cardini. Il primo, mantenere la guidabilit­à: tutti i pro’ riconoscon­o che da questo punto di vista siamo l’eccellenza. Poi abbiamo voluto migliorare l’aerodinami­ca, rendendo però la bici più leggera e più rigida. Infine io tengo molto all’estetica: le nostre bici devono essere belle, avere fascino». Sul mercato la bici è disponibil­e subito nel colore black-lava. Gruppo a scelta tra Sram eTap e Shimano Di2. Costo 9.000 euro.

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