Pinarello, bici-gioiello Ecco la F10 per stupire
1Svelata l’ultima nata della casa di Treviso: lusso e tecnologia
Come un abito di Dior o una borsa di Louis Vuitton, un gioiello Bulgari o una bottiglia di Dom Pérignon: lusso ed eleganza, oggetti di desiderio. Ma pure con un concentrato di tecnologia d’avanguardia. È così che è nata la F10, l’ultima perla Pinarello. Una bici che può posare in una boutique, ma anche essere maltrattata senza problemi sulle strade di Giro e Tour o delle classiche monumento. Per lanciarla, l’azienda trevigiana ha scelto uno dei posti più magici d’Italia, l’Etna. La F10, progettata con il CFD (Computional Fluid Dynamics), è una bici «all around» e ha le stesse geometrie della F8. Il prototipo è stato completamente stampato in 3D nella fabbrica di Treviso. Rispetto al modello precedente, è del 12,6% più aerodinamica, del 7% più rigida e del 6,3 % più leggera, col telaio che pesa attorno agli 820 grammi. Viene prodotta in 13 misure, dalla 42 alla 62, con tre reggisella differenti (0, 18 e 35 millimetri di arretramento) e in 8 varianti di colore oltre al My Way che rende la bici completamente personalizzabile.
NOVITA’ Il materiale del telaio e della forcella è il carbonio di derivazione aerospaziale della Torayca, usato anche sui Boeing 787 Dreamliner. Le novità sono praticamente in ogni parte del telaio. La prima cosa che balza all’occhio è il tubo obliquo completamente innovativo. La parte alta, quella che nasce dal tubo sterzo, è di sezione maggiore con l’alloggiamento della centralina per la gestione del cam- bio elettronico. La parte inferiore è invece concava per permettere alla borraccia un alloggiamento più aerodinamico. Il tubo orizzontale è più stretto, mentre il verticale (per completare il triangolo) è stato irrigidito e irrobustito nella parte alta, dove entra il tubo sella. Una delle caratteristiche peculiari delle Pinarello è l’asimmetria del carro posteriore. Per garantire maggiore rigidità nelle fasi di spinta questa è stata aumentata di altri due millimetri. Per quanto riguarda la forcella, la forma a onda ormai è un vago ricordo. Quella montata sulla F10 è dritta con il Fork Flap, praticamente identica a quella della Bolide.
SFIDA «Ci siamo trovati davanti a una sfida che sembrava impossibile – spiega Fausto Pinarello – perché la F8 è stata un capolavoro, la bici più venduta della nostra storia, quasi 25 mila pezzi in tre anni. Ma è stata anche una bici straordinariamente vincente grazie agli atleti di Sky, oltre 90 grandi successi tra i quali due Tour de France. Però le necessità e i feedback di campioni come Wiggins, Froome o Viviani ci hanno spinto oltre. Nella progettazione della F10 ci siamo basati su quattro punti cardini. Il primo, mantenere la guidabilità: tutti i pro’ riconoscono che da questo punto di vista siamo l’eccellenza. Poi abbiamo voluto migliorare l’aerodinamica, rendendo però la bici più leggera e più rigida. Infine io tengo molto all’estetica: le nostre bici devono essere belle, avere fascino». Sul mercato la bici è disponibile subito nel colore black-lava. Gruppo a scelta tra Sram eTap e Shimano Di2. Costo 9.000 euro.