Ciani coach-cronista guida il laboratorio Agrigento
Quattro sconfitte nelle prime sei partite, i giocatori si guardano in faccia e prendono una posizione che è una responsabilità. «Avevamo dato la disponibilità a prendere qualcuno, ma la squadra ha votato: restiamo quelli che siamo, siamo noi che dobbiamo vincere le partite — ricorda il patron Salvatore Moncada —. Guarda caso da un certo punto in poi la storia è cambiata». È girata così la stagione di Agrigento, squadra del momento in A-2, risalita al terzo posto a Ovest sull’onda di una striscia aperta di sei vittorie di fila con 84 punti segnati di me- dia e 12 di scarto medio. Coincisi con l’esplosione di Perrin Buford, 21 punti e 9.5 rimbalzi nella striscia, ala piccola da Middle Tennessee State che eliminò a sorpresa Michigan State al primo turno del tabellone Ncaa 2016. Col centro Bell-Holter forma una delle coppie di americani migliori del campionato, a 90mila dollari totali. Ma la specialità della casa è la continuità: Evangelisti è al terzo anno, Piazza al quarto, De Laurentiis al quinto, Chiarastella l’ha portato Franco Ciani quando nel 2011 ha preso la squadra dopo la retrocessione in B-2 con Vincenzo Esposito, portandola nel 2015 a 4” dalla Serie A.
LA SOCIETÀ Detto delle qualità tecniche, è per quelle personali che il coach — passato anche da Gorizia, Cantù e Livorno — si è ritagliato il ruolo di punto di riferimento per la piazza e la fiducia cieca della società: da giovane giornalista copriva le partite di Udine, oggi — ancora iscritto all’albo — dà seguito alla passione per la scrittura curando un blog in cui tocca aspetti (normalmente rifuggiti) anche di natura psicologica e di spogliatoio, e lo fa sulla pagina web del club. Parliamo pur sempre di una società che da quest’anno in sede ha allestito una biblioteca per mettere dei libri a disposizione di tutti, dalla prima squadra agli Under 13. Una sede con mensa, asilo e una foresteria con tredici ap- partamenti nel palazzetto costruito nel 2010 a Porto Empedocle: ora omologato per 3000 spettatori (aumentabili), il suo recente ampliamento è stato il segnale che il presidente Moncada — imprenditore delle energie rinnovabili con business in giro per il mondo, arrivato quando la società era in C-2 — ha voluto dare per dire che la promozione in A sfiorata non era stata un episodio ma ci si voleva consolidare.
IL TERRITORIO Consolidarsi anche come punto di riferimento del territorio, punta di una rete di società della zona che è tra le tante idee curate da Cristian Mayer, terza punta del triangolo motore del club con Ciani e Moncada, che ha giocato dieci anni in A e che quando è venuto ad Agrigento da atleta poi ci è rimasto per fare il dirigente. Il territorio di riferimento è ampio, se ha visto spingersi fino a Caltagirone — più di 100 km a Est — l’attività con le scuole. Il Ministero dell’Istruzione ha cercato il club per un progetto di alternanza scuolalavoro con un istituto tecnico di Agrigento, con lezioni in classe di membri del club e accoglienza dei ragazzi al palazzetto per vedere quanti tipi di lavoro ci sono attorno a una società di A-2. No, non è una realtà normale. È una realtà di Serie A.