Maradona «Tornerò al Napoli con un piano vincente»
Il Pibe de Oro nella «sua» città «Credo ancora allo scudetto»
Impossibile da marcare, come suo solito. A stare dietro a Diego Armando Maradona viene il mal di testa. Il Pibe de Oro ha stupito tutti anche ieri, giornata di vigilia dello spettacolo Tre volte 10 scritto per lui da Alessandro Siani e che stasera andrà in scena al San Carlo. «Il teatro più bello del mondo - dice Maradona - ed ovviamente ce l’abbiamo noi napoletani». One man show Diego, cappellino sponsorizzato in testa e una forma fisica tutto sommato discreta. Ne ha per tutti, ma stavolta usa molto più la carota del bastone. Sarà per via del fatto che Napoli se lo sta coccolando in ogni modo. Così ieri sera gli è stato servito un buffet di 30 portate nel foyer del San Carlo e oggi lo chef stellato Gennarino Esposito cucinerà per Diego una cena coi fiocchi a base di tartufo che finirà con un dolce al cioccolato come da espressa richiesta del Pibe.
AMBASCIATORE AZZURRO? Così Maradona sembra essersi ammorbidito anche nei confronti di De Laurentiis, che di recente aveva bacchettato: «Ci siamo incontrati e abbiamo fat- to il primo passo per una collaborazione con il Napoli. Prima di tutto, però, dobbiamo risolvere i problemi che ho io in Italia (il 28 febbraio ci sarà la sentenza definitiva sull’annosa querelle con il Fisco da parte della Commissione tributaria, ndr) e dopo si vedrà. Io sono molto impegnato a Dubai, ho un contratto con loro e non posso essere al 50% lì ed al 50% con il Napoli». Anche perché il ruolo che gli ha prospettato De Laurentiis sarebbe da protagonista, seppur essenzialmente quale ambasciatore in giro per il mondo: «Mi piace l’idea che ha in mente per me - ha spiegato Maradona -. Però, come ho detto a lui, le cose bisogna farle per bene: voglio che il Napoli sia una squadra vincente, che possa giocarsi lo scudetto con Juve, Roma, Inter e Milan. Questo De Laurentiis lo ha capito, del resto dopo più di dieci anni alla guida del club è diventato un esperto di calcio».
PROFESSIONE DI OTTIMISMO Maradona ha evitato di incrociare Sarri dinanzi alle telecamere anche per non togliere visibilità all’allenatore del Napoli, che lo aspettava al San Paolo (Diego ha sbirciato la partita dalla tv della sua stanza al quinto piano dell’hotel Vesuvio). «Se fossi il sindaco gli da-
rei le chiavi del Comune - ha detto Sarri -. Maradona è il simbolo della città, un monumento che ne ha rappresentato la storia perché ha vinto lo scudetto con questa maglia». I due non si incontreranno neppure oggi però Maradona ha avuto parole al miele per Sarri: «Sta facendo un grande lavoro. Per me lo scudetto è ancora possibile». Una professione di ottimismo che fa il paio con quella relativa alla sfida Champions contro il Real: «Sarebbe meglio affrontarlo ora che quando recupererà Bale, ma il Napoli deve giocare con fiducia e senza paura».
VECCHI E NUOVI AZZURRI Maradona ha ricevuto ieri la visita degli ex compagni Bruscolotti, Muro, Caffarelli e De Simone. Stasera a teatro saranno, inve-
ce, in platea Reina ed Insigne. Lo spettacolo si aprirà con due video, uno di Totti e l’altro di Del Piero con il quale Diego ha scherzato su Sky: «È stato un vero fuoriclasse, ci ha fatto vedere cose che oggi purtroppo si vedono di meno. Gli consiglio di tornare in campo perché, come ho detto a Totti e a Ronaldinho, quando poi arriva la vecchiaia e vuoi giocare a calcio non puoi più farlo». Diego vorrebbe rimettere gli scarpini e riprendere a deliziare quei tifosi che ieri lo acclamavano con lo stesso coro di tanti anni fa. «Ho visto Maradona e innamorato sono», cantavano anche i bambini sotto la pioggia battente. Loro non lo hanno mai visto ma ne percepiscono la magia.
MI PIACE L’IDEA CHE DE LAURENTIIS PENSI A ME MA VA FATTA BENE SARRI STA COMPIENDO UN BEL LAVORO. CONTRO IL REAL CON FIDUCIA DIEGO ARMANDO MARADONA EX CALCIATORE