Lite con Rocio, discorso da guru Diego resta Diego
la compagna, poi pranza col Real e carica il Napoli. E alla fine: «Non siamo morti»
Si è tinto di giallo il soggiorno madrileno di Diego Armando Maradona. Le ore di vigilia della sfida Real-Napoli sono state caratterizzate dall’aggressione alla com- pagna Rocio: momenti di tensione sfociati nella lite al termine della quale Maradona ha aggredito la donna in preda a un attacco di gelosia. Il tutto è avvenuto durante la notte di martedì. Sono stati momenti di grande concitazione, che hanno costretto il direttore del Mirasierra, l’hotel che ha ospitato il Napoli e la famiglia dell’ex Pibe de Oro, a chiedere l’intervento della polizia. Ieri, di buon mattino, Maradona è stato ascoltato dalla Guardia Civil che sta indagando sui motivi dell’aggressione, peraltro smentita dalla stessa Rocio. La notizia ha creato imbarazzo negli ambienti del Napoli: De Laurentiis ha atteso che la questione sfumasse per incontrarsi con Maradona e andare al pranzo ufficiale della Uefa. Un appuntamento a cui Diego ha partecipato come ambasciatore del club azzurro e della città nel mondo.
ALBERGO & STADIO
La giornata di Maradona è comunque trascorsa senza ulteriori risvolti legati alla vicenda. Non essendoci stata una denuncia, probabilmente la questione verrà archiviata senza conseguenze. In difesa di Maradona è intervenuto Diego Junior, il figlio riconosciuto dopo trent’anni, presente al litigio: «Con Rocio si è solo alzata un po’ troppo la voce nei pressi della reception in mattinata. Il caso come spesso accade è stato montato ad arte dai media spagnoli». Dal caso in albergo al campo. Sì, perché Maradona è tornato protagonista direttamente nella pancia del Bernabeu, quando – come si era augurato Sarri alla vigilia – Maradona si è presentato nello spogliatoio del Napoli per incoraggiare la squadra. Diego ha parlato per cinque minuti e le sue parole sono state ascoltate dai giocatori e da Sarri in assoluto silenzio. Il discorso non è servito per l’impresa, ma ha sancito ufficialmente il ritorno di Maradona nel Napoli. Con tanto di messaggio di incoraggiamento alla fine, tramite i social: «Abbiamo avuto la possibilità di fare il 3-2 con Mertens... ma non siamo morti. Sono fiducioso per la partita di ritorno».